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Progetto Grigne
by alsperGIS
RILEVAMENTO
DATI
METODI


Sentiero alle Rive di Corda


PERICOLOSO: sentiero SCONSIGLIATO a causa di un traverso su versante in forte erosione. Da evitare assolutamente in caso di maltempo.

Difficoltà: EE (per Escursionisti Esperti).
Questo sentiero sentiero collega la Traversata Bassa (dalla baita in zona Chignoli, presso l'alpe Mus'cera) alla Traversata Alta (sopra l'alpe Campione).
Non ci sono difficoltà tecniche ma si deve superare un traverso su pendio friabile in erosione dove è necessario attaccarsi alle catene fisse (quanto saranno sicure???).
Lungo la Traversata Bassa non si incontrano indicazioni; su quella Alta, sopra il Buco di Grigna, si può notare l'indicazione “Rezinelli” in vernice gialla su un masso. Altri sporadici bolli di vernice gialla si trovano lungo il percorso.



>> NOTE LEGENDA
Base topografica basata su dati di Regione Lombardia e Provincia di Lecco (>> DATI)
Sentieri ricostruiti dal confronto GPS/GLONASS (>> METODI-GPS) con ortofoto aeree (>> DATI)




   DESCRIZIONE

Dai Piani Resinelli si segue la via Carlo Mauri fino all'alpe Mus'cera. Oltrepassato il costone della Cresta Sinigaglia si lascia la strada sterrata che scende alla cascina per imboccare in piano il sentiero della Traversata Bassa in direzione del Pialeral (indicazioni).

Dopo poco meno di 500 m si raggiunge una baita che riporta il numero civico 56 di via C. Mauri.

Qui si lascia la Traversata Bassa per per passare a monte della baita e traversare il prato in direzione  ovest in leggera salita (quando l'erba è alta può essere difficile riconoscere il sentiero).

Appena si rientra nella boscaglia si scende leggermente nel solco di un modestissimo canale e a questo punto occorre fare attenzione a NON seguire il sentierino più evidente in salita ma tenere a destra su una traccia che può passare inosservata (con un po' di attenzione si possono però notare vecchi segni di vernice gialla sugli alberi).

Si prosegue quasi in quota (nel complesso c'è una leggera salita) in generale direzione nord-ovest con alcuni tratti dove il sentiero è poco visibile (soprattutto quando coperto dalle foglie) ma il percorso è intuibile.

Dopo aver attraversato un paio di vallecole si raggiunge il ripido pendio soprastante il Gerone. Qui il versante è costituito da detrito ghiaioso poco cementato e quindi molto friabile. Si incontra subito un punto in cui il sentiero è stato “mangiato” dall'erosione e lo si aggira a monte, tra i mughi, riscendendo sul sentiero aiutandosi con uno spezzone di corda messo di recente.

Per circa 70 m si traversa facilmente un'area stabilizzata da cespugli e arbusti poi arriva il tratto pericoloso, ovvero un traverso di una quarantina di metri su pendio ripido, senza vegetazione ed in erosione. Ci sono una fune metallica ed una catena, fisse, che aiutano a superare il tratto ma i loro ancoraggi sono a rischio asportazione come tutto il versante, inoltre dal versante a monte sporgono alcuni macigni inglobati nel detrito ghiaioso che potrebbero franare con il procedere dell'erosione.

Passato il tratto critico si scende leggermente per attraversare un primo canalone che drena il versante orientale della Grignetta.

Poi si risale e si riscende per superarne un secondo meno importante del precedente, con passaggio un po' disagevole ma non difficile.
Passato anche il secondo canale comincia la salita abbastanza sostenuta e un po' monotona sul ripido versante esposto a sud-est, prevalentemente erboso ma con molti cespugli di pino mugo che salendo aumentano in numero e dimensioni (toponimo “Rive di Corda” su carta IGM). Il sentiero è facile, ben visibile e con fondo in terra battuta o su ghiaietta un po' sdrucciolevole; raramente affiorano lembi di breccia (frammenti rocciosi ricementati).

Si arriva così a superare il costone erboso che dalla Cima di Campione scende verso nord-est (Costa dei Fiori o costa Curonnecc su IGM, Curnunecc su CTR). Qui è facile perdere la traccia del sentiero ed in tal caso si deve scavallare il costone rimanendo in quota (circa 1750 m s.l.m.) per poi scendere leggermente verso ovest-sud-ovest per raggiungere la conca con la pozza/abbeveratoio.

Siamo all'Alpe Campione, un'area carsica dalla morfologia irregolare ricca di conche e dossi con affioramenti di roccia carbonatica della “Formazione di Esino”, dove è possibile trovare esempi di “campi solcati” dovuti al carsismo. Grazie alla presenza della pozza/abbeveratoio (altrove, a questa quota, non si trova acqua) è facile avvistare marmotte e camosci.

Poco prima di raggiungere la pozza si passa accanto ad un mucchio di pietre (ometto) dove si stacca  verso nord, senza indicazioni, l'itinerario 32 che scende prima alla baita dell'alpe e poi nella valle dei Grassi Lunghi. Per collegarsi invece alla Traversata Alta si deve raggiungere la pozza da cui salire in diagonale verso ovest per circa 300 m (80 di dislivello)

poi si piega verso nord ovest e proseguendo quasi in piano si arriva sul sentiero della Traversata Alta poco prima del Buco di Grigna (o bocchetta di Campione).








Novembre 2017 - Alessandro Perego

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