SENTIERI
MAPPE/DOWNLOAD
Progetto Grigne
by alsperGIS
RILEVAMENTO
DATI
METODI


Traversata Alta



Difficoltà: EEA (per Escursionisti Esperti Attrezzati).
Bellissimo ma impegnativo itinerario che collega le due vette (meridionale e settentrionale) delle Grigne stando prevalentemente in cresta. Presente molti passaggi impegnativi attrezzati con catene fisse dove per i meno esperti è meglio assicurarsi con imbrago e cordino; può essere utile anche il caschetto nel Canalino Federazione e subito dopo il Buco di Grigna dove c'è rischio di caduta sassi. Possibile presenza di neve nel Canalino Federazione fino a tarda primavera.
Il tratto quasi centrale, prima del Buco di Grigna, è invece elementare/facile e attraversa l'area dell'Alpe Campione di rilevanza naturalistica con alta probabilità di avvistare camosci.
Il percorso è ben indicato e riconoscibile (nessuna indicazione né sentiero, invece, per la variante 1). Numerazione ufficiale: 33 sulle indicazione più recenti, 7 su quelle più vecchie.


   DESCRIZIONE

La Traversata Alta comincia sul lato nord-est della vetta della Grignetta, in corrispondenza del bivacco Ferrario, seguendo le indicazioni per Cresta Sinigaglia, Canalino Federazione, Traversata Alta.

Si comincia subito con la discesa impegnativa di una paretina verticale agevolata dalla presenza di catena fissa e comunque con buoni appigli di roccia solida anche se un po' lisciata dal frequente passaggio di escursionisti (per chi si affaccia su questo tratto per la prima volta senza averlo mai percorso in salita esso può apparire vertiginoso e più ostico di quanto sia in realtà).

Scesi i primi metri la parete diventa meno ripida e si raggiunge un breve tratto di sentiero facile che porta in un canalino breve e impegnativo da risalire con l'aiuto di una catena fissa.

Superato il canalino si guadagna lo zucco che costituisce l'anticima nord-est della Grigna Meridionale. Si supera facilmente la sommità dello zucco poi si scende su lato opposto dove ricominciano le catene fisse per superare una breve rampa impegnativa,

un canalino più articolato, un traverso più facile ed un gradino (< 2 m) impegnativo dove termina la catena.

A questo punto si è all'imbocco del Canalino Federazione dove c'è il bivio tra la Traversata Alta (che scende a nord nel canalino) ed il sentiero n°1 che scende sul fianco sud della cresta. C'è anche la possibilità, non indicata, di continuare in cresta alla Cima di Campione per poi scendere sulla Traversata Alta evitando il Canalino Federazione (>> variante 1).
Si scende quindi nel canale a nord seguendo la catena fissa;

il primo tratto è poco impegnativo con un po' di detrito al fondo (attenzione a non scaricare sassi su chi sta più in basso), poi arrivano passaggi più impegnativi con roccia ricca di appigli ma spesso fratturata quindi meglio affidarsi alla catena.

Dove il canale si apre in una vallecola la discesa diventa più facile ma poco sotto si torna in un canalino stretto con un paio di passaggi poco impegnativi attrezzati con catene fisse.

Dopo l'uscita da canale il sentiero torna facile e va a raggiungere la cresta che separa la Val Scarettone a sinistra (ovest) dalla conca di Campione a destra (est).

Seguendo il filo di cresta in breve si arriva alla Bocchetta del Giardino.

Da qui scende verso sinistra (ovest) il sentiero dell'Alta Val Scarettone che porta al Colle Valsecchi; invece per la Traversata Alta si continua sul sentiero elementare che con alcuni tornanti scende sul versante orientale fino al fondo della conca ghiaiosa. (Qui arriva anche la variante che scende per il costone nord della Cima di Campione.)

V
a
r
i
a
n
t
e

|

C
i
m
a

d
i

C
a
m
p
i
o
n
e
Variante: Cima di Campione e costone nord.
Questa variante non ha indicazioni né sentiero; permette di evitare il Canalino Federazione quando in esso c'è ancora neve o se si teme il rischio di caduta sassi o semplicemente se si vuole provare una via alternativa più panoramica.
Alla bocchetta del Canalino Federazione si ignorano le possibilità indicate e si sale sul filo di cresta verso nord-est tra roccette poco impegnative, senza sentiero né indicazioni, raggiungendo in breve la sommità arrotondata e inerbita della Cima di Campione.

Sempre in direzione nord-est si scende tra roccette fratturate poco impegnative ad una selletta

e si risale il dosso successivo da cui si può vedere abbastanza bene la cresta da scendere, inizialmente erbosa, facile ma senza traccia di sentiero o indicazioni. Circa 30 m più in basso la cresta si divide in due rami:

a destra (nord-est) si scenderebbe verso la Costa Curnunecc ad est dell'Alpe Campione, per ricollegarsi alla Traversata Alta si scende invece lungo la breve cresta/costone di sinistra (nord) facile ma sdrucciolevole nei tratti non inerbiti (questo costone delimita a est la detritica conca di Campione).

Dopo aver perso quasi 100 m di dislivello la cresta piega verso nord-nord-ovest; qui conviene aggirare un maggiore affioramento roccioso stando a destra (est) del filo di cresta. Segue un breve tratto più ripido ma ancora facile anche se molto sdrucciolevole e si raggiunge una “quasi sella” ovvero un punto il cui la pendenza del filo di cresta diminuisce notevolmente per poi riaumentare diventando impraticabile.

A questo punto si scende sul versante a sinistra (ovest, verso l'interno della conca di Campione), ripido ma senza difficoltà se si sta sull'area inerbita. Bisogna cercare di scendere in diagonale sulla lingua erbosa fino ad un punto dove si incontrano tracce quasi di sentiero che permettono di raccordarsi facilmente al deposito detritico sul fondo della conca.

Traversando in piano tale deposito si raggiunge il sentiero della Traversata Alta una cinquantina di metri (di dislivello) sotto la Bocchetta del Giardino.

Dal fondo della conca detritica si segue il sentiero elementare che traversa in leggera discesa il versante orientale dello Zucco di Campione fino alla Bocchetta di Val Mala (palina segnaletica).

Qui, inizialmente senza una chiara traccia di sentiero, c'è una prima possibilità di scendere alla pozza dell'Alpe Campione da cui si può continuare verso la Valle dei Grassi lunghi con l'itinerario 32 o verso l'Alpe Mus'cera per le Rive di Corda (quest'ultima possibilità non è indicata).
La Traversata Alta continua invece su sentiero elementare, quasi in piano, prima verso nord, poi nord-ovest tornando sul facile filo di cresta. In breve si passa il punto in cui si stacca verso sud-est un sentiero che porta alla pozza dell'alpe (questa seconda possibilità non ha una palina segnaletica ma c'è una scritta a vernice su un sasso che indica i Piani “Rezinelli”).

Dopo alcuni metri ancora verso nord

si raggiunge un rialzo, prima di una ripida discesa su roccia friabile, dove troviamo una prima indicazione del sentiero n°14 per il rif. Elisa;

pochi metri sotto un'altra palina segnaletica più generosa indica anche le direzioni della Traversata Alta.

Seguendo l'indicazione per il rif. Brioschi si scende ripidamente su terreno friabile e sdrucciolevole raggiungendo il punto più basso della cresta tra le due Grigne (Buco di Grigna o Bocchetta di campione).

Da qui per raggiungere la vetta del Grignone bisogna affrontare alcune balze rocciose impegnative. Per superare la prima, quella dello Scudo Tremare, si passa a sinistra (ovest) del filo di cresta, sul versante che guarda verso il Lario, con sentiero in leggera discesa fino raggiungere l'inizio delle catene che agevolano la risalita.

La roccia in questo punto si presenta fittamente stratificata ed è costituita da livelli alternati di calcari, calcari marnosi e arenarie fini; questi ultimi sono particolarmente friabili e rendono questa fascia rocciosa molto erodibile. L'inizio del tratto attrezzato è quello più ripido (impegnativo) ma con roccia migliore, poi si deve risalire il fondo di una vallecola dove la difficoltà maggiore è evitare di far cadere sassi su chi c'è sotto.

In un punto la catena è interrotta ma anche dove presente è meglio non darle strappi troppo forti poiché i livelli rocciosi a cui è ancorata non sono bellissimi ed infatti la catena termina su un fittone divelto.

Dopo l'uscita dall'infida vallecola si risale più facilmente il ripido versante erboso su sentiero in terra battuta o semplici roccette, fino a tornare in cresta.

Qui si di deve superare un altro tratto ripido di roccette impegnative ma agevolato dalla presenza di una catena fissa, inoltre la fitta stratificazione favorisce la presenza di numerosi gradini.

Poi si continua su sentiero facile, sul filo della cresta erbosa o poco più a sinistra (ovest) alternando tratti quasi in piano ad altri poco più ripidi.

Dopo quasi 500 m senza difficoltà si arriva alla base della seconda balza rocciosa impegnativa (Lo Scudo, toponimo su C.T.R. e guida C.A.I.-T.C.I. “Le Grigne”); questa volta la roccia è più solida (calcare/dolomia) ma la via di risalita sfrutta i “punti deboli” dove è più fratturata quindi occorre sempre prestare attenzione.

Dalla base dello spigolo roccioso in cresta ci si sposta sul versante a sinistra (ovest) e dopo pochi metri inizia la catena fissa che agevola la risalita.

Ancora qualche metro a sinistra poi si piega a destra sfruttando una cengia in salita che riporta sul filo di cresta.

Si risale lungo una fessura di pochi metri ma ripida che costituisce il passaggio più impegnativo della Traversata Alta soprattutto se si vuole provare a superarlo senza aiutarsi con la catena (II grado).

Quindi ci si sposta a sinistra e si passa una seconda fessura, più breve e facile, che termina in un cespuglio di pino mugo dove finisce la catena fissa.

Pochi metri più avanti si rimonta uno spigoletto roccioso poco impegnativo (senza catena)

a cui segue un tratto più facile in leggera salita, inizialmente sul filo di cresta, poi passa a sinistra (ovest) su versante abbastanza ripido (poco impegnativo),

quindi torna in cresta

e poi ancora sul versante occidentale dove si risale una vallecola con facile sentiero.

Si raggiunge la terza balza rocciosa che si supera grazie ad una cengia obliqua poco impegnativa in salita verso sinistra (ovest), agevolata da catena fissa.

Si traversa il ripido versante esposto ad ovest per circa 70-80 m (facile / poco impegnativo, in leggera salita) fino a riguadagnare la cresta.

A questo punto le difficoltà sono finite.
Si aggira lo Zucco dei Chignoli sul tranquillo versante valsassinese (est) con un lungo ma facile traverso, quasi in piano o in leggera salita,

che porta all'ex bivacco Merlini presso la Bocchetta della Bassa

dove si incontra il sentiero che sale dal Pialeral. Si prosegue su questo sentiero facile, a tratti elementare, fino a raggiungere il rif. Brioschi e la vetta maggiore delle Grigne.




   NOTE SUI TOPONIMI

Bivacco Ferrario
Cima di Campione



   LINK ESTERNI

http://escursionismo360.blogspot.it/2015/11/traversata-alta-delle-grigne-eea.html
https://www.cristianriva.it/sentieri/oltre-le-orobie/traversata-alta-e-bassa-delle-grigne.html
https://sites.google.com/site/balduzzipaolo/traversata-delle-grigne-23-06-2015-1







Ottobre 2017 - Alessandro Perego

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale.
Per l'attribuzione di paternità citare l'autore (Alessandro Perego) e la fonte (sito www.alspergis.altervista.org).