Itinerari di avvicinamento alla Torre Costanza e alla Punta Giulia
Difficoltà: EE (per Escursionisti Esperti).
Anche se è presente un cartello segnaletico i sentieri sono poco
frequentati; per la Torre Costanza si perdono presto i segni di vernice
e si devono risalire a intuito tratti di canale più o meno impegnativi.
Non sono riuscito a raggiungere il versante est della Torre Costanza e
la base della Mongolfiera. Più semplice e breve l'avvicinamento alla
Punta Giulia. Il percorso si sviluppa in ambiente
impervio, selvaggio e angusto dove troneggiano guglie e torrioni
calcarei tra cui spicca per imponenza la Torre Costanza, quasi
aggettante verso sud. Facile avvistare camosci e prendere zecche.
>> NOTE LEGENDA
Base topografica basata su dati di Regione Lombardia e Provincia di Lecco (>> DATI)
Sentieri ricostruiti dal confronto GPS/GLONASS (>> METODI-GPS) con ortofoto aeree (>> DATI)
DESCRIZIONE
Si segue il Sentiero delle Foppe fino alla palina segnaletica che indica Punta Giulia, Torre Costanza e Mongolfiera.
Si sale a destra con brevi tornanti per una ventina di metri di
dislivello poi si piega a sinistra (andando in direzione nord) con
tratti in leggera salita o in piano; il sentiero diventa più stretto,
quasi una traccia di animali.
Dopo un punto più ripido ci si affaccia nel Canalone del Diavolo
e si percorre un breve tratto in discesa
che porta al fondo del canale raggiungendolo poco sotto un enorme
macigno la cui estremità più alta e sporgente forma una specie di
tetto/riparo.
Si passa sotto tale riparo e si continua a risalire sul fondo del
canale. Dopo circa una quarantina di metri occorre fare attenzione a
lasciare il fondo per seguire a sinistra una traccia simile ad un
impluvio minore. Poco dopo si ritorna appena sopra il fondo del canale,
sulla sponda ovest (sinistra salendo; destra idrografica), dove si
supera un gradino roccioso di un paio di metri poco impegnativo
(attenzione ai segni di vernice un po' sbiaditi).
Si torna al fondo del canalone in un punto in cui esso si biforca:
il ramo orientale è il Canalone Valsecchi mentre quello occidentale prosegue più sopra nel Canalone Garibaldi;
si prende a destra (sinistra idrografica, est) e subito un altro punto
roccioso impegnativo può essere aggirato stando a sinistra (destra
idrografica, ovest) su una traccia di sentiero ripida e poco visibile
tra l'erba (facile) oppure si possono risalire le roccette a destra
(impegnativo).
Si continua scavalcando alcuni massi poi ci si deve allontanare dal Canale Valsecchi andando verso sinistra (ovest)
e dopo pochi metri si arriva al bivio dove sono visibili le possibili
mete: a destra la punta Giulia piccola, sottile e più vicina, a
sinistra, molto più in alto, la Torre Costanza imponente e “incombente”
e la Mongolfiera subito dietro.
Punta Giulia
Si segue un facile sentiero a tornanti che risale il ripido costone
erboso per circa 80 m di dislivello, poi piega verso destra in salita
meno acclive. All'altezza della Punta Giulia una breve traccia di
sentiero poco visibile porta alla sua base meridionale più bassa.
Continuando invece in salita sulla traccia più marcata si raggiunge la
base dello spigolo settentrionale; gli ultimi metri sono di roccette
poco impegnative ma molto fratturate e poco sicure che però possono
essere aggirate a sinistra con una traccia di sentiero un po' nascosta.
Torre Costanza
Per la Torre Costanza e la Mongolfiera si raggiunge il fondo del
Canalone del Diavolo e lo si risale; alla prima biforcazione del canale
si segue il ramo di sinistra (destra idrografica; ovest) mentre a destra (est)
prosegue il Canalone Garibaldi che sale verso il colle omonimo. Un
primo tratto impegnativo si aggira a destra (est) tra roccette ed erba
sul costone che separa i due rami di canale suddetti (ometti di
pietra).
Più in alto il canale si biforca nuovamente. Il ramo destro che sale
verso nord è quello che porta alla parete sud della Mongolfiera e al
versante est della Torre Costanza. Personalmente sono riuscito a
risalirlo per meno di 50 m superando un paio di tratti poco impegnativi
poi mi sono fermato ad un gradino che probabilmente può essere risalito
arrancando tra erba e roccette ma in discesa sarebbe troppo ostico e
rischioso (almeno dal punto di vista escursionistico)
Per il versante sul della Torre Costanza si segue il ramo di sinistra
(che sale in direzione nord-ovest) con un tratto iniziale ripido ma
aggirabile prima a sinistra poi a destra tra erba e roccette. Quindi si
risale il fondo stretto del canale incontrando un punto con roccette
impegnative (soprattutto per la discesa)
seguito da tratti facili alternati ad altri poco impegnativi ma senza
pericoli se non quello onnipresente della caduta di sassi.
Si raggiunge così il colletto a sud-ovest della Torre Costanza che la separa dalla Fiamma.