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Progetto Grigne
by alsperGIS
RILEVAMENTO
DATI
METODI


Sentiero delle Foppe


Difficoltà: E (Escursionistico)
È l'itinerario più semplice per raggiungere il rifugio Rosalba dai Piani Resinelli.
Numerazione ufficiale: 9.



>> NOTE LEGENDA
Base topografica basata su dati di Regione Lombardia e Provincia di Lecco (>> DATI)
Sentieri ricostruiti dal confronto GPS/GLONASS (>> METODI-GPS) con ortofoto aeree (>> DATI)




   DESCRIZIONE

Per raggiungere la partenza dell'itinerario si deve girare dietro la chiesa dei Piani Resinelli (circa 1270 m s.l.m.) e scendere lungo la via Carlanta per 1,5 km. Le possibilità di parcheggio sono scarse ma eventualmente si può lasciare l'auto nell'ampio spazio presso la fonte Carlanta (a monte dell'ex albergo Alveare Alpino) per continuare la discesa a piedi; tale opzione è consigliata a chi vuole effettuare l'anello Direttissima + Sentiero delle Foppe (>> Direttissima, variante iniziale 3).
A circa 1170 m di quota, presso il rifugio Alippi, si trovano le prime indicazioni che mandano lungo la via “alle Foppe” (strada carreggiabile ma privata; divieto di accesso ai mezzi non autorizzati).

Dopo aver percorso circa 500 m si lascia la strada principale per seguire verso destra una strada forestale che inizialmente risale nel bosco per poi tornare più pianeggiante e diventa sentiero elementare appena prima di scendere nella Val S'cepina.

Superato il fondo della valle (un ampio letto asciutto di torrente, tipo fiumara, con massi e ghiaia) si risale con sentiero facile sul versante opposto.

Poco dopo il rientro in faggeta si incontra la deviazione per gli accessi alla vie alpinistiche di Punta Giulia, Torre Costanza e Mongolfiera.

Il sentiero delle Foppe continua in direzione nord, senza dislivello rilevante, per un centinaio di metri fino a superare l'impluvio del Canalone del Diavolo.

Qui il percorso volta a sinistra prendendo direzione sud-ovest e passando una cengia assicurata da fune metallica con guaina e 4 staffe;

in realtà è un tratto molto facile ma con un dirupo verticale sulla sinistra (sud). Dopo la cengia attrezzata il sentiero riprende una direzione generale verso nord-ovest e comincia a salire leggermente. Si passa il bivio con il sentiero dei Morti che sale a destra.

Più avanti si supera un altro breve (4/5 m) tratto affiancato da fune metallica con guaina ma molto facile e subito dopo si incontra il bivio con il sentiero che scende a sinistra per Colonghei, Abbadia e Mandello.

Si sale a destra e ora il sentiero si fa più acclive e accidentato.

Dopo un centinaio di metri di dislivello si giunge sotto il Torrione del Pertusio (circa 1400 m s.l.m.) dove si trova la deviazione per il Torrione Ratti.
Ora il sentiero volta in direzione nord-est ed in breve si esce dal bosco. Si continua con moderata salita per risalire il versante prevalentemente erboso ma costellato da spuntoni calcarei. Su tutto spiccano la Torre Cecilia e l'aggettante guglia del Cinquantenerio; alla loro sinistra si può intravedere il rifugio Rosalba che si raggiunge dopo una monotona salita su sentiero elementare-facile.



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Deviazione per il Torrione Ratti (109)


Lasciato il sentiero delle Foppe sotto il Torrione del Pertusio si segue un'esile traccia di sentiero che  si dirige in piano verso sud-ovest, apparentemente verso una forcella

ma poco prima di raggiungerla svolta bruscamente a destra, verso l'alto, per risalire il ripido versante.

Superata una cinquantina di metri di dislivello si arriva sotto il Torrione Mandello (quello subito a ovest del T. Pertusio). Ora il sentiero continua in piano verso sinistra (direzione ovest-nord-ovest) ancora meno evidente ma comunque facile e con alcuni segni di vernice bianca che permettono di riconoscerlo.

Si traversa la valle ad ovest del Torrione Mandello, si scende leggermente per aggirare la base di alcune pareti e spigoli rocciosi (qui sopra dovrebbe esserci la Guglia Legnano) e si arriva ad una valletta che ci separa da Torrione Ratti.

La continuazione del sentiero non è chiara ma cercando bene tra gli arbusti si può riconoscere una traccia che porta alla base del versante meridionale del torrione.


Appena 100 m (di dislivello) più in alto passa l'itinerario 13B che sale da sale da Rongio al rif. Rosalba toccando lo Zucco di Manavello. Per raggiungerlo si può risalire senza sentiero la valletta erbosa, ripida ma non proibitiva. La salita è abbastanza facile e non pericolosa se l'erba è fresca; quando invece l'erba è secca (inverno e inizio primavera) e quindi non è più ancorata al suolo il versante può diventare molto scivoloso.

Raggiunto il sentiero sul versante meridionale dello Zucco Pertusio lo si segue verso destra (est) portandosi cresta. Alternando tratti quasi in piano ad altri più ripidi si arriva facilmente al rifugio Rosalba.







Ottobre 2017 - Alessandro Perego

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