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Progetto Grigne
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RILEVAMENTO
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METODI


Sentieri dei Morti e dei Galli


Difficoltà: E (Escursionistico) il Sentiero dei Morti; EE (per Escursionisti Esperti) quello dei Galli.
Segnaletica sufficiente (ma senza numerazione ufficiale) per il Sentiero dei Morti; nessuna indicazione per il Sentiero dei Galli (solo un ometto di pietre ad inizio traccia.
Il Sentiero dei Morti può essere considerato una scorciatoia del Sentiero delle Foppe rispetto al quale è più ripido ed accidentato. Il Sentiero dei Galli (così chiamato nella guida CAI-TCI “Le Grigne” di E. Pesci) a sua volta può essere visto come scorciatoia o variante iniziale del Sentiero dei Morti, meno monotono grazie ad un tratto poco impegnativo che risale un canale roccioso; è probabilmente la via più breve per salire al rifugio Rosalba.



>> NOTE LEGENDA
Base topografica basata su dati di Regione Lombardia e Provincia di Lecco (>> DATI)
Sentieri ricostruiti dal confronto GPS/GLONASS (>> METODI-GPS) con ortofoto aeree (>> DATI)




   DESCRIZIONE

Il Sentiero dei Morti si stacca (con palina segnaletica CAI; circa 1270 m s.l.m.) da quello delle Foppe quasi 300 m dopo l'attraversamento del Canalone del Diavolo e vi si ricongiunge poco sotto il rifugio Rosalba.

Il primo tratto nella boscaglia è facile ma accidentato senza nulla che sia degno di nota, per cui consiglio di provare la variante del Sentiero dei Galli che si ricongiunge a quello dei Morti a circa 1500 m di quota.


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Sentiero dei Galli


Lungo il Sentiero delle Foppe, circa 160-170 m dopo il primo breve tratto attrezzato e 100 m prima della deviazione per il sentiero dei Morti, si stacca in salita verso destra (nord) una traccia di sentiero minore senza segnalazioni ma con un mucchietto di sassi a fare da ometto (circa 1270 m s.l.m.).

L'inizio del sentiero sembra una traccia di animali o di ruscellamento e può passare inosservato a chi non lo cerca appositamente, ma poi si riesce a seguirlo con continuità nonostante un paio di cespugli-arbusti che disturbano il percorso. Si sale facilmente nel bosco per quasi 100 m di dislivello poi si risale il fondo di un canalone con passaggi poco impegnativi su roccia (chiamato “Canalino Diretto” nella guida CAI-TCI “Le Grigne” di E. Pesci del 1998). La parte centrale può essere superata stando poco a sinistra (ovest) su traccia di sentiero più facile ma poi si ritorna al fondo per gli ultimi passaggi rocciosi.

La risalita del canalone dura per una cinquantina di metri di dislivello poi si continua per una vallecola erbosa con radi alberi o arbusti, su sentiero facile,

fino ad innestarsi sul sentiero dei Morti (quasi 1500 m s.l.m.) che sale da sinistra (indicazione) e continua al rifugio Rosalba.

Il nome “Sentiero dei Galli” è riportato nella guida “Le Grigne” di E. Pesci; non sono sicuro sul motivo di tale nome ma poco sopra l'innesto con il Sentiero dei Morti mi è capitato di vedere un buon numero di galli forcelli (o qualcosa di simile).



Il ricollegamento tra i due sentieri avviene sul costone che fa da sponda sud-orientale ad un profondo canale. Siamo definitivamente fuori dalla boscaglia e verso l'alto possiamo vedere la Torre Cecilia e l'aggettante torrione del Cinquantenario; alla loro sinistra si intravede, nascosto per metà da una roccia, il rifugio Rosalba.

Si risale il costone per alcune decine di metri

poi si piega a sinistra e si scende nel canale lungo un tratto attrezzato con fune metallica, facile o poco impegnativo ma con passaggi su roccia fratturata e poco sicura.

Superato il canale si risale per il ripido sentiero di pietrisco e roccia fino a raggiungere il Sentiero delle Foppe poco sotto il rifugio Rosalba








Ottobre 2017 - Alessandro Perego

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