Rilevamento > 17-07-2017
Le valutazioni sulla difficoltà dei
sentieri seguono la distinzione in elementare, facile e impegnativo che
si incontra generalmente sulle Grigne (sono pensate per escursionisti
abitudinari e comunque sono sempre soggettive)
ELEMENTARE: percorso semplice ed
abbastanza agevole da affrontare comunque con calzature da montagna e
allenamento adeguato alla lunghezza e al dislivello da superare.
Esempio: Traversata Bassa.
FACILE: percorso senza difficoltà
tecniche ma accidentato con possibili tratti ripidi e/o sdrucciolevoli.
Necessari un buon allenamento alla camminata, passo sicuro e buone
calzature da montagna; utili i bastoncini da escursionismo Esempio:
sentiero della Cresta Cermenati (n°7)
IMPEGNATIVO: sentiero con passaggi su
roccette che richiedono l'uso delle mani, senza raggiungere difficoltà
notevoli (massimo II grado), eventualmente agevolati dalla presenza di
catene fisse; possibili tratti esposti. Corrisponde generalmente al
livello EE (Escursionisti Esperti) e nei casi più impegnativi si arriva
al limite con l'alpinismo o la via ferrata. Per chi ha meno
dimestichezza con la roccia possono essere utili imbrago cordino e
casco; bastoncini, macchina fotografica o altri oggetti appesi possono
essere d'intralcio. Esempi: sentiero della Direttissima e Traversata
Alta.
Le tracce dei sentieri possono
presentare errori di posizione per carenza del segnale satellitare o
calcolo errato.
La condizione dei sentieri può
cambiare nel tempo a causa di frane, crescita di vegetazione, usura
delle protezioni fisse, etc.
Abbreviazioni usate:
WP = waypoint; OSM = OpenStreetMap; DBTR = Database Topografico Regionale (della Lombardia); HDOP = Horizontal Dilution of Precision.
17-07-2017 Val Cassina, Sasso Cavallo e rif. Bietti da Rongio
Itinerario: Rongio >
sentiero 14 per il rif. Elisa con varianti > Val Cassina (sentiero
16) > Sasso Cavallo > rif. Bietti > Alpe di Era > sentiero
15 fino alla chiesetta di Santa Maria > sentiero 15C > Rongio.
Descrizione
Sentiero n°14 per il rif.
Elisa con varianti.
Dalla piazzetta dopo il bar si imbocca l'ampia strada-mulattiera a
sinistra per il rifugio Elisa (indicazioni) dove tratti selciati si
alternano ad altri di strada sterrata. Si procede prevalentemente in
piano ma non mancano brevi salite o discese; nel complesso si
percorrono più di 2 Km guadagnando meno di 100 m di quota. Passato il
Ponte di Ferro la mulattiera comincia a salire con discreta pendenza
disegnando alcuni brevi tornanti ma mantenendo direzione generale verso
est. Poco dopo aver superato la Grotta della Ferrera, a quasi 600 m di
quota) la pendenza diminuisce e si procede in leggera salita. Si passa
la deviazione a destra per Versarico senza indicazioni ma da poco
marcata con i segni di vernice blu del TGS (Trail Grigne Sud,
corsa di montagna in programma per fine settembre) poi una fonte
d'acqua e due strutture ravvicinate dell'acquedotto. Poco la mulattiera
ricomincia a salire con maggiore pendenza e vari tornanti fin sopra gli
800 m s.l.m. dove la pendenza diminuisce per un lungo tratto lungo il
quale si superano la deviazione a sinistra del sentiero del Giacum (per
la Gardata) e una sorgente a destra. Sopra i 900 m la pendenza torna
gradualmente ad aumentare. A circa 1050 m s.l.m. (WP 121) ho lasciato
la mulattiera per seguire un sentierino non indicato che si stacca
sulla destra. Comincia come sentiero elementare anche se stretto e poco
battuto che procede in quota prima verso nord-est poi verso est. Dopo
poco più di 300 m diventa sentiero facile che risale la rampa un po'
erbosa un po' boscosa tra due canaloni superando circa un centinaio di
metri di dislivello, poi piega a destra uscendo su un costone erboso.
Si prosegue in leggera salita verso est con tratti di sentiero sempre
facile ma poco visibile (in particolare al WP 694 non si deve salire ma
procedere in quota. Si raggiunge così l'alveo di un torrente ben
modellato dall'erosione fluviale (probabilmente un flusso sub-glaciale;
Valle del Cornone su C.T.R.) che si supera facilmente con l'aiuto di
due brevi catene fisse per la discesa e la risalita (WP 695 >>
695END), quindi si risale il bosco seguendo un'altra breve catena fissa
per un tratto facile ma sdrucciolevole (WP 696 >> 696END) e si
raggiunge un baitello (WP 697). Si segue il sentiero che sale in
direzione est ma dopo una cinquantina di metri sembra sparire (WP 698)
quindi si sale nel bosco cercando la via più agevole ed in breve si
sbuca in una bella radura dove sorge una baita. Interessante è la
presenza di un vecchio pozzo ormai in disuso (WP 699). Da qui si
può raggiungere il sentiero n°14 per il rifugio Elisa seguendo la
tracci di sentiero che risale il costone a monte del prato, oppure
prendendo il sentiero più evidente che passa ad ovest del costone; in
questo caso si procede in piano su sentiero elementare fino a
riattraversare il torrente della Valle del Cornone, si supera un breve
tratto facile con catena fissa (WP 700) e si prosegue su sentiero
facile-elementare verso nord ovest fino a raggiungere il sentiero n°14
poco più avanti del Baitel dell'Aser (WP 702; non ci sono indicazioni).
Si segue quindi il sentiero per il rif. Elisa in direzione est per
circa 150 m e si arriva ad un bivio (WP 703; circa 1340 m di quota): a
destra si prosegue per il rif. Elisa mentre a sinistra si sale alla
Spaula. Scegliendo la seconda opzione (x la Spaula) si sale nel bosco
con discreta pendenza per una cinquantina di metri di dislivello, poi
segue un tratto di 150 m sempre nel bosco in leggera salita fino ad
uscire in una zona erbosa dove la pendenza aumenta nuovamente ed infine
si raggiunge il sentiero n°16 (Elisa>Bietti per la Val Cassina) a
circa 1550 m di quota (WP 705; è indicata solo direzione di discesa
verso Mandello Rongio).
Sentiero n°16 per il rif.
Bietti attraverso la Val Cassina.
Si prende verso sinistra (direzione ovest) seguendo il sentiero
elementare in leggera discesa per lungo tratto (quasi 700 m) che fa
perdere più di 50 m di dislivello e si arriva presso una baita tra le
betulle (WP 707) sul costone dove giunge anche la variante del sentiero
n°16 che sale più diretta da Rongio. Da qui con sentiero elementare poi
facile si sale inizialmente lungo il costone poi si piega a sinistra
per continuare in leggera salita fino allo sbocco del canalone di Val
Cassina. Il sentiero risale al fondo del canalone (le posizioni
registrate dal GPS qui non sono affidabili ma le quote sembrano
attendibili). A circa 1560 m si comincia con salita facile tra pietre e
massi, con un punto più impegnativo agevolato da una brave catena (WP
708; quota 1587 m). A 1623 m s.l.m. alcuni grossi macigni che
ostruiscono in canalone vengono superati con l'aiuto di una vecchia
scaletta di ferro un po' malmessa ed una catena fissa (WP 709). Da qui
in poi l'itinerario diventa poco impegnativo, più impegnativo nei punti
attrezzati, per cui è meglio ripiegare eventuali bastoncini da
escursionismo in modo da avere le mani libere. Un punto impegnativo a
1652 m (WP 710) viene superato risalendo la parete inclinata sulla
destra per 3-4 m con l'aiuto di catena fissa ed un paio di staffe, poi
si continua un po' più facilmente tra i massi fino ad un altro punto
poco impegnativo con catene fisse (WP 711, 1671 m). Poco dopo si
raggiunge il punto più impegnativo del canalone (WP 712, 1680 m) dove
una catena fissa e alcune staffe metalliche aiutano a superare alcuni
metri verticali sulla parete di sinistra, poi ci si sposta a ridosso
della parete destra sempre con catene ma poco impegnativo (termine
catena al WP 712END, 1700 m). Poco più avanti si supera un'altra catena
(WP 713, 1714 m >> WP 713END, 1722 m; poco impegnativo) e a 1730
m dove il canale si biforca comincia un bel tratto più
impegnativo (WP 714): si attacca il canalino a sinistra, abbastanza
ripido per qualche metro ma agevolato da catena fissa, vecchia fune
metallica e qualche staffa e pedana di ferro, poi diventa meno
impegnativo tra roccette ed erba e si piega a destra arrivando
facilmente sul costone erboso che divide i due rami del canale (WP
714END, circa 1750 m) dove termina la catena. Ci si sposta sul versante
destro del costone e si attacca un altro tratto con catena fissa (WP
715 >>715END; poco impegnativo) che supera una ventina di metri
di dislivello. Poco più sopra si arriva ad un bivio con indicazioni (WP
716, 1800 m). Verso destra (sud-est) si può raggiungere la via ferrata
al Sasso dei Carbonari: in tal caso si traversa per un centinaio di
metri quindi si piega a sinistra risalendo il canale che porta ad una
bocchetta sulla cresta della ferrata (WP 718, 1887 m da altimetro, 1880
m su D.B.T. LC) con gli ultimi metri più ripidi e sdrucciolevoli a
causa del fondo ghiaioso. A sinistra (ovest) invece si guadagna in
breve la Bocchetta di Val Cassina (WP 719, 1830 m da altimetro, 1723 m
su palina segnaletica).
Sentiero al Sasso
Cavallo.
Mentre le ripide pareti meridionali
del Sasso Cavallo sono campo di gioco per forti arrampicatori, il
versante settentrionale si presenta più accessibile anche agli
escursionisti grazie al facile sentiero che dalla Bocchetta di Val
Cassina porta in vetta passando tra i pini mughi. Dalla
bocchetta si segue il sentiero facile verso sud-sud-ovest che risale il
costone tra cespugli di pino mugo. Non si raggiunge la cimetta
secondaria a circa 1870 m ma la si aggira sulla destra sul suo lato
ovest. Qui si supera un breve tratto poco impegnativo con una discesa
su roccette e una stretta cengia su versante ripido. Si risale poi il
versante nord del Sasso Cavallo ancora tra i pini mughi fino a
raggiungerne la vetta erbosa.
Tornati alla Bocchetta di Val Cassina, per continuare verso il rif.
Bietti si prende il sentiero in direzione nord-nord-est che inizia
scendendo facilmente tra i larici. Si raggiunge la base di ripide
pareti rocciose che vengono passate su una cengia in discesa poco
impegnativa (con un punto più impegnativo), un po' sdrucciolevole ma
con catene fisse (WP 722 >> 722END) a cui assicurarsi. Si
continua in facile leggera discesa fino al centro del vallone dove si
incontra la deviazione verso destra (sud-est) per la via ferrara o la
via del Caminetto. Si prosegue invece verso nord-nord-ovest con facili
sali-scendi arrivando infine al rif. Bietti.
Dal rif. Bietti all'Alpe di
Era (sentiero n°15).
Per scendere nella conca di Releccio verso l'alpe di Era ci sono due
possibilità: con il sentiero 15A che inizia scendendo il costone a
valle del rifugio oppure con il sentiero 15 che parte poco più a nord .
Ho seguito questa seconda opzione. Si lascia il rifugio in direzione
nord sul sentiero che condurrebbe verso il Cainallo ma dopo una
cinquantina di metri (WP 725) si incontra la deviazione per Era e
Mandello (n°15). Seguendo questa indicazione si scende facilmente in
direzione nord-ovest verso lo Zucchello dei Grottoni su versante
prevalentemente erboso. Dopo un tratto in leggera discesa il sentiero
prende direzione sud-ovest diventando più ripido ma comunque facile. Si
incontra un solo punto poco impegnativo a circa 1530 m di quota (WP
726) in un breve canalino roccioso. A circa 1400 m (WP 727) si incrocia
il sentiero 15A proveniente dall'Alpe Calivazzo (verso nord-ovest) e
diretto al rif. Bietti (verso sud-est). Si continua la discesa fino ad
entrare nel bosco (faggeta) e poco dopo si trova una sorgente (WP 729).
Si scende nella valle tra lo Zucchello di Costa Fontana ed il Sasso
Basso per poi passare sul costone dell'Alpe Cetra. Si continua a
scendere in direzione sud-ovest seguendo le indicazioni per Era e
Somana/Mandello. Vicino alle baite appena sotto i 900 m di quota si può
scendere direttamente ad Era come seguendo le indicazioni oppure si può
andare verso nord ma dopo circa 300 m, presso una radura con un paio di
baite (WP 742; bivio senza indicazioni), si scende a sinistra passando
affianco al torrente e raggiungendo in breve l'Alpe di Era.
Da Era a Rongio (sentieri 15
e 15c).
Dall'Alpe di Era si segue il sentiero/mulattiera elementare per
Somana/Mandello (n°15) che traversa abbastanza alto sulla valle del
torrente Meria. In generale prevale la discesa ma si alterna a tratti
in piano o anche brevi salite. Poco prima della chiesetta di Santa
Maria si prende la deviazione per Rongio/Mandello (WP 748) che scende a
sinistra con il numero 15c. Il sentiero ma abbastanza ripido e si
alternano tratti su costoni erbosi ad altri nel bosco. Anche se facile
va percorso con attenzione perché il versante in alcuni punti è molto
scosceso (soprattutto sul costone più alto) e può essere pericoloso. A
circa 550 m di quota si incontrano i resti di una vecchia calchera (WP
750) e una deviazione per Somana (WP 749). Si continua in discesa sulla
traccia per Rongio (non indicato) fino a raggiungere il sentiero del
Fiume (WP 169; nessuna indicazione). Si segue questo sentiero verso
destra in direzione di Somana (sud-ovest/ovest) per poco più di 250 m
fino alla deviazione a sinistra per Rongio (WP 171). Raggiunto il
torrente un ponticello permette di raggiungere la sponda opposta. Poco
sopra si incrocia l'acquedotto che in pratica appare come una comoda
strada di cemento perfettamente in piano da seguire per 300 m in
direzione sud-ovest. Al suo termine si prende il sentiero facile
inizialmente in piano, poi in salita, che riporta sull'ampia mulattiera
del sentiero n°14 per il rif. Elisa ed in breve si torna a Rongio.
Waypoints
691: Indicazioni, fontanella.
692: Sentiero verso monte senza indicazioni.
693: Sentiero verso monte senza indicazioni.
694: Punto dubbio, non salire ma continuare in quota verso N-E.
695: Inizio catene interrotte nel canale, per passaggi poco
impegnativi.
695END: Fine catene.
696: Inizio catena per tratto facile ma sdrucciolevole.
696END: Fine catena.
697: Baitello.
698: Senza sentiero, si risale facilmente il bosco.
698END: Ricomincia il sentiero.
699: Struttura circolare di pietre tipo pozzo in disuso.
700: 4-5 m di catena per tratto facile.
701: Possibile spiazzo di carbonaia.
702: Il sentiero per la baita si stacca dal n14 senza
indicazioni.
703: Indicazioni.
704: Sentiero minore verso monte senza indicazioni.
705: Bivio con indicazione solo per Mandello Rongio.
706: Resti di baitello di pietre.
707: Indicazioni, baitello di pietre.
708: 2 m di catena per passaggio impegnativo. Posizione errata di
40 m verso N-O.
709: Vecchia scaletta di ferro poi 2 m di catena. Posizione
errata di 30 m verso N-O.
710: 5 m di catena per tratto impegnativo.
711: 5-6 m di catena per tratto poco impegnativo.
712: Inizio tratto impegnativo con staffe di ferro e catena,
roccia fratturata, poi poco impegnativo.
712END: Fine catena. Posizione errata di 15 m verso N-O.
713: Inizio catena per tratto poco impegnativo. Posizione errata
di 20 m verso N-O.
713END: Fine catena. Posizione errata di 15 m verso N-O.
714: Inizio tratto impegnativo con catena, vecchia fune metallica
e qualche staffa, poi poco impegnativo con solo catena.
714END: Fine catena.
715: Inizio catena per tratto poco impegnativo.
715END: Fine catena.
716: Indicazioni.
717: Sentiero minore senza indicazioni verso S-E.
718: Indicazioni, bocchetta della ferrata.
719: Indicazioni, Bocchetta di Val Cassina.
720: Sasso cavallo.
721: Inizio tratto poco impegnativo si versante ripido, senza
catena.
721END: Fine tratto poco impegnativo.
722: Inizio catena per tratto in cengia poco impegnativo con un
punto impegnativo.
722B: Catena interrotta.
722END: Fine catena.
723: Spiazzo di carbonaia appena sopra il sentiero.
724: Indicazioni.
725: Indicazioni.
726: Punto poco impegnativo in brevissimo canalino.
727: Indicazioni.
728: Spiazzo di carbonaia.
729: Fonte.
730: Spiazzo di carbonaia.
731: Spiazzo di carbonaia.
732: Possibili resti di struttura rettangolare di pietre.
733: Spiazzo di carbonaia.
734: Possibile di carbonaia.
735: Indicazioni.
736: Indicazioni.
737: Fonte e struttura acquedotto.
738: Muretto a secco.
739: Indicazioni.
739B: Indicazioni.
740: Indicazioni solo per rifugio Bietti.
741: Possibile spiazzo di carbonaia.
742: Bivio senza indicazioni.
743: Probabile spiazzo di carbonaia.
744: Resti di due vecchie piccole baite di pietre.
745: Capolinea basso di teleferica.
746: Indicazioni.
747: Capolinea alto di vecchia teleferica.
748: Indicazioni.
749: Bivio con piccola indicazione solo per Somana.
750: Calchera.
751: Resti di baita di pietre.
Waypoints da rilevamenti precedenti
036: Rongio. Pannelli itinerario della memoria.
094: Innesto su sentiero da Rongio.
095: Termine acquedotto.
096: Sentiero senza indicazioni a monte dell'acquedotto.
097: Termine acquedotto. Sentiero per il ponte, sentiero
verso monte, senza indicazioni.
098: Bivio senza indicazioni.
099: Innesto su strada selciata da Rongio. Arrivo
teleferica.
100: Ponte. Sentiero verso monte senza indicazioni e non
segnato su OSM.
101: Sentiero verso valle senza indicazioni.
102: Indicazioni; ma un sentiero verso monte non è segnato.
103: Sentieri verso monte e verso valle senza indicazioni.
104: Sentiero verso valle senza indicazioni.
105: Ponte. Sentiero verso monte senza indicazioni, forse
traccia di vecchio acquedotto.
106: Indicazioni.
107: Deviazione breve per raggiungere il torrente.
108: Sentiero stretto per il torrente dove è posta una
struttura acquedotto (facile ma pericoloso).
109: Indicazioni. Grotta. Fonte..
110: Inizio sentiero di raccordo per il rif. Rosalba.
112: Fonte. Media WP. Da 5 a 7 satelliti, accuratezza 3-4
m.
113: Deviazione per torrente. Sentiero facile ma a tratti
sdrucciolevole e pericolosa per la ripidità del versante.
114: Sentiero verso ovest senza indicazioni.
115: Spiazzo di carbonaia.
116: Arrivo di vecchia teleferica.
117: Indicazione per sentiero del Giacum.
118: Sentiero senza indicazioni per la vicina baita.
119: Sorgente.
120: Sentiero ripido verso valle (baita?).
121: Sentiero senza indicazioni verso nord-est.
152: Indicazioni.
153: Indicazioni.
154: Fonte. Media WP.
155: Indicazioni.
169: Sentiero verso monte senza indicazioni.
170: Sentiero verso valle senza indicazioni.
171: Indicazioni.
172: Sentiero verso monte senza indicazioni, forse
raggiunge il WP 170.
533: Passerella in cemento.
537: Ripida traccia verso monte senza indicazioni.
538: Ripida traccia verso monte senza indicazioni.
539: Ripida traccia verso monte senza indicazioni.
540: Sentiero verso monte senza indicazioni.
541: Fonte.
542: Indicazioni.
543: Sentiero verso monte senza indicazioni.
665: Indicazioni.
666: Fonte con acqua scarsa.
Foto
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IMGP1747
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IMGP1751
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IMGP1754
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IMGP1757
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IMGP1761
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IMGP1767
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IMGP1774
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IMGP1805
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IMGP1865
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IMGP1870
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IMGP1875
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Considerazioni sul tracciamento della
posizione satellitare
Per il rilevamento della posizione satellitare sono stati usati due
ricevitori GPS:
- Garmin GPSMAP 64s per il rilevamento effettivo di traccia e waypoints;
- sensore integrato in fotocamera Canon PowerShot s100 come esempio di
ricevitore a basse prestazioni.
(>> maggiori informazioni)
Acquisizione GPSMAP 64s: GPS+EGNOS+GLONASS.
Sul sentiero n°14 la traccia rilevata con GPSMAP 64s presenta errori
rilevanti sul primo ponte (forse fino a 50 m; PowerShot s100 registra
punti con 5-6 satelliti ma anch'essi errati come la traccia quindi si
tratta di probabili segnali riflessi) e poco dopo il ponte di Ferro
(60-70 m), mentre nel tratto intermedio la traccia registrata sembra
spostata di 10 m verso sud-sud-ovest. Continua tale scostamento dopo il
ponte di Ferro fino alla quota di 550 m, poi la traccia sembra andare a
coincidere abbastanza bene con il sentiero segnato su D.B.T.R.;
PowerShot s100 registra inizialmente punti da 5 satelliti, poi i punti
diminuiscono e segnano solo 4 satelliti.
Per il tratto di variante dopo il WP 121 non ci sono riferimenti fino
alla baita per stimare l'accuratezza della traccia; i punti da
PowerShot s100 segnano prevalentemente con 4 satelliti ma alcuni sono
in posizioni palesemente errate.
Dopo il ritorno sul sentiero principale la traccia registrata è
spostata di 5-7 m verso nord-est rispetto al sentiero su D.B.T.R. e
visibile in ortofoto aerea. Anche nel tratto di collegamento con il
sentiero 16 (WP 703 >> 705) non ci sono riferimenti certi a parte
l'ultimo tratto che è visibile in ortofoto e gli errori sembrano
limitati entro i 5 m. In tutto questo tratto PowerShot s100 registra
punti con solo 4 satelliti, pochi fuori traccia.
Buona la traccia fino all'ingresso nel canalone di Val Cassina, poi
all'interno del canalone diventa inaffidabile con errori fino a 70 m.
Dopo il WP 714 sembra riprendere un posizionamento accettabile.
Rimangono differenze di 5-6 m tra andata e ritorno alla cresta della
ferrata ed entro i 4 m tra andata e ritorno alla cima del Sasso
Cavallo. L'acquisizione di PowerShot s100 è preticamente nulla nella
prima metà di canalone poi vengono registrati punti con 4 satelliti, i
primi due con errore simile a quello della traccia del GPSMAP 64s;
punti con 4-5 satelliti lungo il sentiero per il Sasso Cavallo e 6
satelliti in vetta.
Nella discesa verso il rif. Bietti mancano riferimenti certi; forse un
errore di 7 m rispetto all'ortofoto nella traversata della conca di
Releccio. PowerShot s100 registra punti con 3 satelliti, la maggior
parte in posizioni decisamente errate (errori fino a 300 m).
Nella discesa sotto il rif. Bietti la traccia rilevata è spostata di 5
m verso nord-est rispetto al sentiero visibile in ortofoto e segnato su
O.S.M. nel tratto fuori dal bosco, poi permangono differenze di 4-8 m
con O.S.M. fino al WP 746 tra l,alpe di Era e la chiesetta di Santa
Maria. PowerShot s100 registra punti con 5 satelliti sopra il bosco, 4
fino all'Alpe Cetra, poi 5-6 satelliti nella discesa del costone.
Nessun punto dopo il WP 740 fino all'alpe di Era, poi ponti distanziati
con 5-6 satelliti lungo il sentiero 15 ma quelli con 5 satelliti sono
fuori traccia fino a 30 m.
Nella discesa al torrente mancano riferimenti certi. PowerShot
s100 registra pochi punti con solo 3 satelliti e fuori traccia.
Nel ritorno a Rongio lungo l'acquedotto la traccia è sbagliata di oltre
20 m verso sud-est. I punti registrati da PowerShot s100 (con 6
satelliti) sono pochi ma sembrano in posizione più corretta.