Rilevamento > 05-07-2017
Le valutazioni sulla difficoltà dei
sentieri seguono la distinzione in elementare, facile e impegnativo che
si incontra generalmente sulle Grigne (sono pensate per escursionisti
abitudinari e comunque sono sempre soggettive)
ELEMENTARE: percorso semplice ed
abbastanza agevole da affrontare comunque con calzature da montagna e
allenamento adeguato alla lunghezza e al dislivello da superare.
Esempio: Traversata Bassa.
FACILE: percorso senza difficoltà
tecniche ma accidentato con possibili tratti ripidi e/o sdrucciolevoli.
Necessari un buon allenamento alla camminata, passo sicuro e buone
calzature da montagna; utili i bastoncini da escursionismo Esempio:
sentiero della Cresta Cermenati (n°7)
IMPEGNATIVO: sentiero con passaggi su
roccette che richiedono l'uso delle mani, senza raggiungere difficoltà
notevoli (massimo II grado), eventualmente agevolati dalla presenza di
catene fisse; possibili tratti esposti. Corrisponde generalmente al
livello EE (Escursionisti Esperti) e nei casi più impegnativi si arriva
al limite con l'alpinismo o la via ferrata. Per chi ha meno
dimestichezza con la roccia possono essere utili imbrago cordino e
casco; bastoncini, macchina fotografica o altri oggetti appesi possono
essere d'intralcio. Esempi: sentiero della Direttissima e Traversata
Alta.
Le tracce dei sentieri possono
presentare errori di posizione per carenza del segnale satellitare o
calcolo errato.
La condizione dei sentieri può
cambiare nel tempo a causa di frane, crescita di vegetazione, usura
delle protezioni fisse, etc.
Abbreviazioni usate:
WP = waypoint; OSM = OpenStreetMap; DBTR = Database Topografico Regionale (della Lombardia); HDOP = Horizontal Dilution of Precision.
05-07-2017 Grignone per la Valle dei Grassi Lunghi e Traversata Alta. Discesa al rif. Elisa per la via dei Chignoli
Itinerario: Cappella del Sacro
Cuore (Valle dei Grassi Lunghi) > sorgente Pioverna > Alpe
Campione > Buco di Grigna > Traversata Alta > vetta Grignone
> via dei Chignoli > rif. Elisa > Buco di Grigna > Alpe
Campione > Costa Curonnecc/Curnunecc > Valle dei Grassi lunghi.
Descrizione
Possibilità di parcheggio nell'ampio spazio sterrato presso la Cappella
del Sacro Cuore (fontanella). Dalla Cappella si percorre la strada
sterrata carreggiabile ma con divieto di transito che risale la valle
dei Grassi Lunghi in direzione ovest-nord-ovest. Dopo circa 1,2 Km si
trova un'altra fontana con abbeveratoio presso baita privata (WP 623;
cartello “attenti al cane”). Dopo altri 250 m (WP 626) termina il
tratto percorribile con fuoristrada ma continua come mulattiera a
tratti cementata percorribile in MTB. Dove il sentiero n°31 per il
Pialeral volta da destra per risalire il versante, si continua a
sinistra (indicazione percorso MTB) , inizialmente in discesa,
attraversando il torrente (asciutto nei periodi di siccità) della Valle
di Parolo. Poco dopo si passa a monte di una baita abbandonata e dopo
un breve tratto in piano verso sud-ovest si raggiunge il torrente
Pioverna. L'indicazione per raggiungere la traversata bassa manda verso
sud, tuttavia è possibile continuare diritti, in questo caso non si
attraversa il torrente si continua su una traccia ampia ed elementare
tenendo il torrente alla propria sinistra. Dopo circa un centinaio di
metri il sentiero principale attraversa il torrente e continua
elementare sopra di esso fino a raggiungere il sentiero della
Traversata Bassa che seguito verso ovest porta ad un altro guado del
Pioverna; in alternativa si può evitare di attraversare il torrente e
seguire un sentiero facile più stretto e meno evidente che traversa il
ripido versante sulla sinistra idrografica del Pioverna fino a
raggiungere il guado suddetto. Si continua verso ovest in direzione del
Pialeral (sentiero della traversata Bassa) stando sulla sinistra
idrografica del Pioverna; all'inizio ci si innalza leggermente
allontanandosi dal torrente ma dopo circa 130 m lo si raggiunge
nuovamente (a volte c'è solo il greto senza acqua). A questo punto,
mentre il sentiero della Traversata Bassa risale il versante a nord, si
deve seguire la freccia (in legno) per l'Alpe Campione che ci indica di
attraversare il torrente.
Sentiero per l'Alpe Campione,
nella valle dei Grassi Lunghi.
Questo sentiero dovrebbe coincidere
almeno in parte con il n°32 del C.A.I., tuttavia salendo non si trova
segnaletica ufficiale con numerazione ma solo frecce in legno con la
scritta “Alpe Campione” (una riporta la data 2012), rari segni di
vernice gialla e qualche ometto; l'unica palina in metallo con numero
32 è posta lungo la Traversata Alta presso la bocchetta di Val Mala ad
indicare la discesa verso Balisio. Nella descrizione dei sentieri della
Proloco di Ballabio (www.prolocoballabio.it/img/sentieri/cartine_sentieri.pdf)
viene descritto il sentiero 32 coincidente con quello qui riportato che
sta sul versante destro idrografico della valle, tuttavia nella mappa a
pag. 5 viene segnato un percorso che risale nel fondovalle fino al Buco
di Grigna. La guida escursionistica T.C.I.-C.A.I. “Valli delle Grigne e
del Resegone” del 1986 segnala che il tratto di sentiero n°32 che dal
fondovalle saliva a Prà Segni e all'Alpe Cova non è più percorribile a
causa di frane ed è stato completamente abbandonato.
Passato il torrente (a volte asciutto) il sentiero elementare ma poco
segnato comincia a risalire il versante destro idrografico del Vallone
dei Grassi Lunghi raggiungendo in breve la radura della Pelata. Qui
potrebbe essere facile perdere la traccia di sentiero nell'erba alta,
in tal caso si deve risalire a monte del prato fino a trovare una
freccia in legno con la scritta “Alpe Campione” che ci indica il
sentiero. In breve si rientra nella faggeta su sentiero elementare e
abbastanza evidente, con rari ometti e segni di vernice gialla. Si
risale il versante in diagonale, con pochi tornanti, in direzione
generale verso ovest, poi sud-ovest. Superati i 1500 m di quota la
bella faggeta tende a perdere importanza, almeno lungo il sentiero, per
lasciare spazio a vegetazione più cespugliosa, soprattutto pini mughi,
ed il sentiero diventa un po' meno elementare ma non difficile. Sopra i
1600 m si piega verso sud-est, si costeggia il limite superiore della
faggeta ed in breve si raggiunge l'area carsica dell'alpe Campione
caratterizzata da varie conche. Nella prima troviamo la baita dell'alpe
(WP 649); il percorso risale il versante a monte di essa, passando a
sinistra dell'edificio, fino a raggiungere il sentiero meglio marcato
con segni gialli che proviene dall'Alpe Mus'cera (WP 650; il bivio non ha indicazioni per cui se si
percorre tale itinerario in discesa bisogna fare attenzione in questo
punto a non seguire i segni gialli che portano alle Rive di Corda, ma
voltare a sinistra, verso nord, per scendere alla baita e poi verso
vallone dei Grassi Lunghi). Si segue la traccia verso destra
(ovest) ed in breve si raggiunge la pozza/abbeveratoio dell'alpe (WP
651). Il sentiero sale verso ovest e superati i 1800 m di quota diventa
una traccia stretta, meno evidente ma sempre marcata con segni gialli,
che prosegue in quota verso nord-ovest fino a raggiungere il sentiero
della Traversata Alta (WP 652) vicino al Buco di Grigna. Qui non ci sono cartelli ufficiali che il
sentiero appena descritto ma solo una scritta su un sasso indicante
“Rezinelli”, che quindi riguarda il sentiero per le Rive di Corda e
l'Alpe Mus'cera. Una palina per il percorso n°32 è presente circa 500 m
più a sud (WP 618) ed indica la direzione generale da seguire per
raggiungere il sentiero.
Sorgenti del Pioverna.
Lungo il sentiero per l'Alpe Campione che risale la valle dei Grassi
lunghi, a circa 1200 m di quota si incontra la radura della Pelata. Dal
limite sud-est del prato è possibile raggiungere la vicina baita e la
struttura dell'acquedotto da cui sgorga acqua (WP 637; fonte); per i
più pigri questa può essere considerata la sorgente del torrente
Pioverna. Chi è deluso da questa sorgente un po' artefatta ed è
disposto a fare quattro passi in più anche tra vegetazione intricata
può proseguire oltre la struttura dell'acquedotto sul sentierino facile
ma poco battuto e senza indicazioni che continua verso est, nel bosco.
Si prosegue in piano per una cinquantina di metri poi, quando il
sentiero comincia a scendere (WP 638B), bisogna abbandonarlo procedendo
verso sud, senza perdere ne' guadagnare quota, per addentrarsi verso
l'interno della stretta valle dove la vegetazione un po' più fitta;
facendo un po' di attenzione si dovrebbe trovare una traccia di
sentiero non certo agevole ma che permette di superare i cespugli e
raggiungere il torrente proprio dove esso sgorga da un accumulo di
detriti rocciosi (WP 638). Per la precisione il torrente esce dalla
piccola grotta poco sopra (n°5347 del Catasto Speleologico Lombardo) ma si
infiltra tra i detriti prima di venire alla luce: questa è la sorgente
naturale del Pioverna.
Traversata Alta.
Raggiunto il sentiero della Traversata Alta sulla cresta che unisce le
due Grigne lo si segue verso destra (nord) raggiungendo subito un punto
rialzato dove troviamo una prima indicazione del sentiero n°14 per il
rif. Elisa (WP 653); pochi metri sotto un'altra palina segnaletica più
generosa (WP 653B; Buco di Grigna o Bocchetta di campione) indica anche
le direzioni della Traversata Alta. Seguendo l'indicazione per il rif.
Brioschi si scende ripidamente su terreno friabile e sdrucciolevole
raggiungendo il punto più basso della cresta tra le due Grigne. Da qui
per raggiungere il sentiero 31 che porta facilmente in vetta bisogna
affrontare alcune balze rocciose impegnative. Per superare la prima,
quella dello Scudo Tremare (toponimo su cartografia I.G.M. e guida
C.A.I.-T.C.I. “Le Grigne”), si passa a sinistra (ovest) del filo di
cresta, sul versante che guarda verso il Lario, con sentiero in leggera
discesa fino raggiungere l'inizio delle catene (WP 654) che agevolano
la risalita. La roccia in questo punto si presenta fittamente
stratificata ed è costituita da livelli alternati di calcari, calcari
marnosi e arenarie fini; questi ultimi sono particolarmente erodibili e
rendono questa fascia rocciosa molto friabile. L'inizio del tratto
attrezzato è quello più ripido (impegnativo) ma con roccia migliore,
poi si deve risalire il fondo di una vallecola dove la difficoltà
maggiore è evitare di far cadere sassi su chi c'è sotto. In un punto la
catena è interrotta (WP 654B) ma anche dove presente è meglio non darle
strappi troppo forti poiché i livelli rocciosi a cui è ancorata non
sono bellissimi ed infatti la catena termina su un fittone divelto (WP
654END). Dopo l'uscita dall'infida vallecola il sentiero risale più
facilmente il ripido versante su una fascia più erbosa fono a tornare
in cresta. Qui si di deve superare un altro tratto ripido di roccette
impegnative ma agevolato dalla presenza di una catena fissa (WP 655
>> 655END), inoltre la fitta stratificazione favorisce la
presenza di numerosi gradini. Poi si continua su sentiero facile, sul
filo della cresta erbosa o poco più a sinistra (ovest) alternando
tratti quasi in piano ad altri poco più ripidi. Dopo quasi 500 m senza
difficoltà si arriva alla base della seconda balza rocciosa impegnativa
(Lo Scudo, toponimo su C.T.R. e guida C.A.I.-T.C.I. “Le Grigne”);
questa volta la roccia è più solida (calcare/dolomia) ma la via di
risalita sfrutta i “punti deboli” dove è più fratturata quindi occorre
sempre prestare attenzione. Dalla base dello spigolo roccioso in cresta
(WP 656) ci si sposta sul versante a sinistra (ovest) e dopo pochi
metri inizia la catena fissa (WP 657) che agevola la risalita. Ancora
qualche metro a sinistra poi si piega a destra sfruttando una cengia in
salita che riporta sul filo di cresta. Si risale lungo una fessura di
pochi metri ma ripida che costituisce il passaggio più impegnativo
della Traversata Alta soprattutto se superato senza aiutarsi con la
catena (III grado?). Una seconda fessura più breve e facile, di poco
spostata a sinistra (ovest) rispetto al filo di cresta, termina in un
cespuglio di pino mugo dove finisce la catena fissa. Pochi metri più
avanti si rimonta uno spigoletto roccioso poco impegnativo (senza
catena) a cui segue un tratto più facile di circa 200 m in leggera
salita che nella parte finale passa a sinistra (ovest) del filo di
cresta su versante abbastanza ripido (poco impegnativo) per tornare in
cresta poco dopo. Ora si è alla base della terza balza rocciosa che si
supera grazie ad una cengia obliqua poco impegnativa in salita verso
sinistra (ovest), agevolata da catena fissa (WP 658 >> 658END).
Si traversa il versante esposto ad ovest in leggera salita per circa
70-80 m (facile / poco impegnativo) fino a tornare in cresta. Si aggira
lo Zocco dei Chignoli sul tranquillo versante valsassinese (est) con un
lungo ma facile traverso, quasi in piano o in leggera salita, che porta
all'ex bivacco Merlini presso la Bocchetta della Bassa dove si incontra
il sentiero 31 che sale dal Pialeral. Si prosegue su questo sentiero
facile, a tratti elementare, fino a raggiungere il rif. Brioschi e la
vetta maggiore delle Grigne.
Via dei Chignoli, n°16A
(in discesa verso il rif. Elisa).
Dalla Bocchetta della Bassa si scende il ripido canalino verso
sud-ovest, senza difficoltà ma su terreno molto friabile e
sdrucciolevole. Dopo una cinquantina di metri di dislivello il sentiero
si sposta verso sinistra fino a raggiungere una zona erbosa più stabile
ma sempre ripida. Seguendo il sentiero si scende per più di 100 metri
di dislivello lungo una vallecola fino ad arrivare ad un primo breve
canalino roccioso poco impegnativo (WP 663). Al suo termine il sentiero
scende di poco verso destra per imboccare un secondo canalino roccioso
poco impegnativo questa volta agevolato da una catena fissa (WP 664
>> 664END). Si continua poi a scendere su sentiero facile ma
ripido fino a circa 1570 m di quota dove si incontra il sentiero n°16
(WP 665) che collega i rifugi Elisa e Bietti attraverso il canalone di
Val Cassina. Seguendo tale sentiero verso sinistra (sud-est) si passa
alla destra di un masso sotto cui sgorga un po' d'acqua (WP 666) ed in
breve si raggiunge il baitello della Spaola. Si scende sotto il
baitello superando un tratto poco impegnativo con catena fissa poi si
prosegue per circa 300 m su sentiero molto facile in leggera discesa
fino ad arrivare al rif. Elisa.
Sentiero n°14 per il Buco di
Grigna.
Si prende la scalinata sul lato sud del rifugio e si sale facilmente ma
con decisa pendenza fin sopra i 1600 m di quota dove il sentiero si fa
meno ripido. Si ignora il sentiero meno battuto che sale a sinistra
verso i Barch e la Spaula ma si va verso destra (sud-est) entrando
quasi in piano in un vallone/canalone confinato da ripide pareti. Si
risale il versante opposto del vallone con sentiero più ripido per una
cinquantina di metri di dislivello poi la pendenza si attenua
notevolmente fino a diventare una traccia in piano, facile ma stretta,
che traversa un versante erboso comunque molto scosceso. Si scende
verso un'ultima vallecola con sentiero facile ma su terreno friabile e
molto sdrucciolevole; è presente una catena fissa (WP 671 >>
671END) che dovrebbe agevolare la discesa ma in un paio di punti è
molto lasca a causa del cedimento degli ancoraggi (la roccia qui è
costituita dall'alternanza di livelli calcarei e marnosi poco
resistenti). Superato il fondovalle si risale facilmente il versante
opposto raggiungendo il filo del costone che dai pressi del Buco di
Grigna si stacca verso ovest-nord-ovest. Si continua facilmente verso
sud-est fino ad un breve tratto con catena fissa (WP 672 >>
672END), facile ma su roccia friabile, ed in breve si arriva sul
sentiero della Traversata Alta presso il Buco di Grigna.
Per il ritorno ho provato a scendere dalla costa Curonnecc
(Toponimo I.G.M. e guida C.A.I.-T.C.I. “Le Grigne”) o Curonecc (guida
escursionistica T.C.I.-C.A.I. “Valli delle Grigne e del Resegone”) o
Curnunecc (Toponimo C.T.R.) in direzione del Sasso dell'Acqua
(possibile itinerario accennato nella guida escursionistica
T.C.I.-C.A.I. “Valli delle Grigne e del Resegone” del 1986).
Inizialmente si scende senza sentiero sul ripido versante erboso
evitando i pini mughi e sfruttando le tracce degli animali (presenti
molti camosci). Sotto i 1600 m di quota ho trovato una traccia molto
simile ad un vecchi sentiero abbandonato che scende verso nord-est ma
poi si perde in una zona di fitti cespugli di pino mugo. Con molta
fatica ho raggiunto il filo del costone vegetato, naturale
prolungamento della costa Curonnecc/Curnunecc. Sono sceso più
facilmente per il versante boscoso (faggeta) esposto verso
nord-nord-est fino ad incrociare (WP 673) un vecchio sentiero in disuso
ma ancora evidente e di difficoltà quasi elementare anche se poco
battuto (segnato su cartografia I.G.M.). Tale sentiero porta verso
nord-ovest, in leggerissima discesa fin sopra la baita della Pelata
presso la sorgente del Pioverna.
Waypoints
620: Fine area parcheggio.
621: Indicazioni MTB e pannelli parco Grigna.
622: Fonte presso cappella.
623: Fonte presso baita privata (cartello "attenti al
cane").
624: Resti di edifici.
625: Sentiero verso monte senza indicazioni, probabile
scorciatoia x Pialeral.
626: Breve tratto con cemento al termine del tratto
carreggiabile.
627: Inizio cemento.
628: Indicazioni MTB.
627END: Fine cemento.
629: Indicazioni.
630: Pozzetto con acqua.
631: Indicazioni MTB.
632: Indicazioni.
633: Sentiero più stretto, da elementare a facile, su
versante ripido sopra torrente.
634: Indicazioni MTB.
635: Indicazioni escursionistiche e MTB.
636: Possibile spiazzo di carbonaia.
637: Fonte presso baita e struttura acquedotto.
639: Spiazzo di carbonaia.
638: Sorgente Pioverna.
638B: Per la sorgente lasciare il sentiero per stare in
quota su traccia scarsa.
640: Indicazione in legno.
641: Spiazzo di carbonaia.
642: Indicazione in legno con data 2012.
643: Accumulo alberi (da valanga).
644: Spiazzo di carbonaia.
645: Spiazzo depresso più simile a dolina che a carbonaia.
646: Spiazzo di carbonaia ricoperto da colluvio.
647: Finto bivio con due rami che si ricollegano pochi
metri sopra.
648: Possibile spiazzo di carbonaia.
649: Baita Campione, indicazione.
650: Bivio senza indicazioni.
651: Pozza dell'alpe Campione.
652: Arrivo su Trav. Alta, solo indicazione x REZINELLI su
sasso.
653: Indicazioni.
654: Inizio catena per tratto su roccia friabile.
654B: Interruzione della catena.
654END: Fine catena con fittone divelto.
655: Inizio catena su tratto impegnativo.
655END: Fine catena.
656: Inizio tratto poco impegnativo (senza catena).
657: Inizio catena per tratto impegnativo.
657END: Fine catena presso pino mugo.
658: Inizio catena per cengia obliqua poco impegnativa.
658END: Fine catena.
659: Indicazioni.
660: Indicazioni.
661: Indicazioni.
662: Croce di vetta.
663: Canalino poco impegnativo.
664: Inizio catena per canalino impegnativo.
664END: Fine catena.
665: Indicazioni.
666: Fonte con acqua scarsa.
667: Inizio catena per tratto poco impegnativo.
667END: Fine catena.
668: Indicazioni.
669: Indicazioni.
670: Indicazione per sentiero minore.
671: Inizio catena per tratto facile ma su terreno
friabile, sdrucciolevole.
671END: Fine catena.
672: Inizio catena per tratto facile ma su roccia friabile.
672END: Fine catena.
653B: Indicazioni.
673: Vecchio sentiero in disuso.
674: Probabile spiazzo di carbonaia 6-7 m sopra il sentiero.
Waypoints da rilevamenti precedenti
585: Sentiero verso valle senza indicazioni.
586: Sorgente Sasso dell'Acqua.
587: Indicazioni.
588: Spiazzo di carbonaia.
618: Indicazioni.
Foto
IMGP1251
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IMGP1257
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IMGP1292
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IMGP1295
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IMGP1296
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IMGP1297
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IMGP1299
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IMGP1300
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IMGP1303
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IMGP1305
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IMGP1306
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IMGP1308
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IMGP1309
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IMGP1310
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IMGP1311
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IMGP1317
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IMGP1320
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IMGP1321
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IMGP1322
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IMGP1326
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IMGP1328
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IMGP1329
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IMGP1332
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IMGP1334
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IMGP1335
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IMGP1341
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IMGP1343
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IMGP1346
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IMGP1347
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IMGP1349
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IMGP1351
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IMGP1354
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IMGP1356
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IMGP1357
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IMGP1358
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IMGP1361
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IMGP1362
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IMGP1363
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IMGP1365
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IMGP1367
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IMGP1371
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IMGP1372
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IMGP1375
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IMGP1378
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IMGP1381
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IMGP1383
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IMGP1384
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IMGP1385
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IMGP1386
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IMGP1390
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IMGP1392
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IMGP1393
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IMGP1394
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IMGP1396
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IMGP1398
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IMGP1400
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IMGP1402
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IMGP1409
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IMGP1410
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IMGP1412
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IMGP1414
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IMGP1417
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IMGP1418
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IMGP1422
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IMGP1425
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IMGP1426
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IMGP1429
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IMGP1431
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IMGP1433
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IMGP1434
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IMGP1437
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IMGP1439
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IMGP1441
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IMGP1442
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IMGP1444
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IMGP1445
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IMGP1447
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IMGP1449
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IMGP1451
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IMGP1453
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IMGP1454
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IMGP1463
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IMGP1465
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IMGP1468
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IMGP1470
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IMGP1472
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IMGP1474
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IMGP1476
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IMGP1480
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IMGP1481
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IMGP1484
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IMGP1486
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Considerazioni sul tracciamento della
posizione satellitare
Per il rilevamento della posizione satellitare sono stati usati due
ricevitori GPS:
- Garmin GPSMAP 64s per il rilevamento effettivo di traccia e waypoints;
- sensore integrato in fotocamera Canon PowerShot s100 come esempio di
ricevitore a basse prestazioni.
(>> maggiori informazioni)
GPSMAP 64s
Acquisizione GPS+EGNOS+GLONASS.
(La traccia rilevata comincia nei pressi delle baite di Marcotelli.)
Lungo la strada sterrata, poi mulattiera, che risale la Valle dei
Grassi Lunghi la traccia di andata si discosta fino a 10 m dalla strada
visibile in ortofoto aerea, mentre la traccia di ritorno coincide
meglio. L'attraversamento della valle di Parolo invece sembra
coincidere bene per entrambe le tracce. Nel tratto successivo fino al
Pioverna ci sono differenze massime di 7 m tra le due tracce e fino a 9
m nelle salita alla Pelata. Poi nel lungo tratto di bosco non ci sono
riferimenti per valutare eventuali errori. Sopra i 1600 m dove il
sentiero esce dal bosco fitto ed è visibile in ortofoto aerea lo
scostamento della traccia è limitato entro i 5 m; fino a 6 m dalla
pozza dell'Alpe Campione al Buco di Grigna per la traccia di salita
mentre quella di ritorno coincide abbastanza bene.
Nel tratto in leggera discesa per attaccare la balza rocciosa dello
Scudo Tremare e nella sua risalita sembra esserci uno spostamento quasi
costante della traccia rilevata di 6-7 m verso est (in base a ortofoto
e traccia OSM), poi in cresta va meglio (scostamento < 3 m). Buona
la sovrapposizione dall'aggiramento dello Zucco dei Chignoli fino alla
Bocchetta di Releccio, poi la traccia di andata risulta traslata di 4-5
m verso nord-nord-ovest, quella di ritorno fino a 5 m verso sud-est.
Lungo la via dei Chignoli la traccia coincide abbastanza con quanto
visibile nelle ortofoto aeree (errore < 2 m), tranne un tratto tra i
1900 ed i 1940 m con errore di 3-4 m, la discesa del canalino WP 663
dove la traccia sballa fino a 15 m verso sud-est ed il termine del
canalino WP 664END dove rimane 7-8 m troppo a nord-est. Nella ripida
discesa fino al sentiero n°16 la traccia è traslata di 3-4 m verso
nord-est, come anche nel tratto prima del rif. Elisa (presso il
baitello della Spaola invece sembra corretta).
Scostamento limitato entro i 3 m interessa la traccia dal rif. Elisa al
Buco di Grigna.
Canon PowerShot s100
Nella bassa valle dei Grassi Lunghi (prima di raggiungere il Pioverna)
vengono rilevati 5-6 satelliti all'andata (anche se alcuni punti cadono
di poco fuori traccia) e solo 4 al ritorno.
4-5 satelliti fino alla Pelata poi la ricezione si interrompe per
riprendere con 5 satelliti, a volte 4, sopra i 1450 m.
Ricezione scarsa (4 satelliti) dall'Alpe Campione al Buco di Grigna; un
po' meglio al ritorno (5 satelliti) ma con pochi punti registrati.
Segnale buono (fino a 7 satelliti) lungo la Traversata Alta anche se
vengono registrati punti errati con 3 satelliti presso la Bocchetta
della Bassa.
Scendendo per la via dei Chignoli i satelliti rilevati sono
inizialmente solo 4, poi diventano 5. Ancora solo 4 nel traverso
(sentiero n°16) per il rifugio Elisa ed anche sopra. A metà della
satita per il Buco di Grigna i satelliti diventano 5 (ma un paio di
punti fuori traccia) poi 6.