SENTIERI
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Progetto Grigne
by alsperGIS
RILEVAMENTO
DATI
METODI


Rilevamento > 05-07-2017

Le valutazioni sulla difficoltà dei sentieri seguono la distinzione in elementare, facile e impegnativo che si incontra generalmente sulle Grigne (sono pensate per escursionisti abitudinari e comunque sono sempre soggettive)
ELEMENTARE: percorso semplice ed abbastanza agevole da affrontare comunque con calzature da montagna e allenamento adeguato alla lunghezza e al dislivello da superare. Esempio: Traversata Bassa.
FACILE: percorso senza difficoltà tecniche ma accidentato con possibili tratti ripidi e/o sdrucciolevoli. Necessari un buon allenamento alla camminata, passo sicuro e buone calzature da montagna; utili i bastoncini da escursionismo Esempio: sentiero della Cresta Cermenati (n°7)
IMPEGNATIVO: sentiero con passaggi su roccette che richiedono l'uso delle mani, senza raggiungere difficoltà notevoli (massimo II grado), eventualmente agevolati dalla presenza di catene fisse; possibili tratti esposti. Corrisponde generalmente al livello EE (Escursionisti Esperti) e nei casi più impegnativi si arriva al limite con l'alpinismo o la via ferrata. Per chi ha meno dimestichezza con la roccia possono essere utili imbrago cordino e casco; bastoncini, macchina fotografica o altri oggetti appesi possono essere d'intralcio. Esempi: sentiero della Direttissima e Traversata Alta.

Le tracce dei sentieri possono presentare errori di posizione per carenza del segnale satellitare o calcolo errato.
La condizione dei sentieri può cambiare nel tempo a causa di frane, crescita di vegetazione, usura delle protezioni fisse, etc.

Abbreviazioni usate:
WP = waypoint; OSM = OpenStreetMap; DBTR = Database Topografico Regionale (della Lombardia); HDOP = Horizontal Dilution of Precision.


05-07-2017   Grignone per la Valle dei Grassi Lunghi e Traversata Alta. Discesa al rif. Elisa per la via dei Chignoli

Itinerario: Cappella del Sacro Cuore (Valle dei Grassi Lunghi) > sorgente Pioverna > Alpe Campione > Buco di Grigna > Traversata Alta > vetta Grignone > via dei Chignoli > rif. Elisa > Buco di Grigna > Alpe Campione > Costa Curonnecc/Curnunecc > Valle dei Grassi lunghi.


Descrizione
Possibilità di parcheggio nell'ampio spazio sterrato presso la Cappella del Sacro Cuore (fontanella). Dalla Cappella si percorre la strada sterrata carreggiabile ma con divieto di transito che risale la valle dei Grassi Lunghi in direzione ovest-nord-ovest. Dopo circa 1,2 Km si trova un'altra fontana con abbeveratoio presso baita privata (WP 623; cartello “attenti al cane”). Dopo altri 250 m (WP 626) termina il tratto percorribile con fuoristrada ma continua come mulattiera a tratti cementata percorribile in MTB. Dove il sentiero n°31 per il Pialeral volta da destra per risalire il versante, si continua a sinistra (indicazione percorso MTB) , inizialmente in discesa, attraversando il torrente (asciutto nei periodi di siccità) della Valle di Parolo. Poco dopo si passa a monte di una baita abbandonata e dopo un breve tratto in piano verso sud-ovest si raggiunge il torrente Pioverna. L'indicazione per raggiungere la traversata bassa manda verso sud, tuttavia è possibile continuare diritti, in questo caso non si attraversa il torrente si continua su una traccia ampia ed elementare tenendo il torrente alla propria sinistra. Dopo circa un centinaio di metri il sentiero principale attraversa il torrente e continua elementare sopra di esso fino a raggiungere il sentiero della Traversata Bassa che seguito verso ovest porta ad un altro guado del Pioverna; in alternativa si può evitare di attraversare il torrente e seguire un sentiero facile più stretto e meno evidente che traversa il ripido versante sulla sinistra idrografica del Pioverna fino a raggiungere il guado suddetto. Si continua verso ovest in direzione del Pialeral (sentiero della traversata Bassa) stando sulla sinistra idrografica del Pioverna; all'inizio ci si innalza leggermente allontanandosi dal torrente ma dopo circa 130 m lo si raggiunge nuovamente (a volte c'è solo il greto senza acqua). A questo punto, mentre il sentiero della Traversata Bassa risale il versante a nord, si deve seguire la freccia (in legno) per l'Alpe Campione che ci indica di attraversare il torrente.
Sentiero per l'Alpe Campione, nella valle dei Grassi Lunghi.
Questo sentiero dovrebbe coincidere almeno in parte con il n°32 del C.A.I., tuttavia salendo non si trova segnaletica ufficiale con numerazione ma solo frecce in legno con la scritta “Alpe Campione” (una riporta la data 2012), rari segni di vernice gialla e qualche ometto; l'unica palina in metallo con numero 32 è posta lungo la Traversata Alta presso la bocchetta di Val Mala ad indicare la discesa verso Balisio. Nella descrizione dei sentieri della Proloco di Ballabio (www.prolocoballabio.it/img/sentieri/cartine_sentieri.pdf) viene descritto il sentiero 32 coincidente con quello qui riportato che sta sul versante destro idrografico della valle, tuttavia nella mappa a pag. 5 viene segnato un percorso che risale nel fondovalle fino al Buco di Grigna. La guida escursionistica T.C.I.-C.A.I. “Valli delle Grigne e del Resegone” del 1986 segnala che il tratto di sentiero n°32 che dal fondovalle saliva a Prà Segni e all'Alpe Cova non è più percorribile a causa di frane  ed è stato completamente abbandonato.
Passato il torrente (a volte asciutto) il sentiero elementare ma poco segnato comincia a risalire il versante destro idrografico del Vallone dei Grassi Lunghi raggiungendo in breve la radura della Pelata. Qui potrebbe essere facile perdere la traccia di sentiero nell'erba alta, in tal caso si deve risalire a monte del prato fino a trovare una freccia in legno con la scritta “Alpe Campione” che ci indica il sentiero. In breve si rientra nella faggeta su sentiero elementare e abbastanza evidente, con rari ometti e segni di vernice gialla. Si risale il versante in diagonale, con pochi tornanti, in direzione generale verso ovest, poi sud-ovest. Superati i 1500 m di quota la bella faggeta tende a perdere importanza, almeno lungo il sentiero, per lasciare spazio a vegetazione più cespugliosa, soprattutto pini mughi, ed il sentiero diventa un po' meno elementare ma non difficile. Sopra i 1600 m si piega verso sud-est, si costeggia il limite superiore della faggeta ed in breve si raggiunge l'area carsica dell'alpe Campione caratterizzata da varie conche. Nella prima troviamo la baita dell'alpe (WP 649); il percorso risale il versante a monte di essa, passando a sinistra dell'edificio, fino a raggiungere il sentiero meglio marcato con segni gialli che proviene dall'Alpe Mus'cera (WP 650; il bivio non ha indicazioni per cui se si percorre tale itinerario in discesa bisogna fare attenzione in questo punto a non seguire i segni gialli che portano alle Rive di Corda, ma voltare a sinistra, verso nord, per scendere alla baita e poi verso vallone dei Grassi Lunghi). Si segue la traccia verso destra (ovest) ed in breve si raggiunge la pozza/abbeveratoio dell'alpe (WP 651). Il sentiero sale verso ovest e superati i 1800 m di quota diventa una traccia stretta, meno evidente ma sempre marcata con segni gialli, che prosegue in quota verso nord-ovest fino a raggiungere il sentiero della Traversata Alta (WP 652) vicino al Buco di Grigna. Qui non ci sono cartelli ufficiali che il sentiero appena descritto ma solo una scritta su un sasso indicante “Rezinelli”, che quindi riguarda il sentiero per le Rive di Corda e l'Alpe Mus'cera. Una palina per il percorso n°32 è presente circa 500 m più a sud (WP 618) ed indica la direzione generale da seguire per raggiungere il sentiero.
Sorgenti del Pioverna.
Lungo il sentiero per l'Alpe Campione che risale la valle dei Grassi lunghi, a circa 1200 m di quota si incontra la radura della Pelata. Dal limite sud-est del prato è possibile raggiungere la vicina baita e la struttura dell'acquedotto da cui sgorga acqua (WP 637; fonte); per i più pigri questa può essere considerata la sorgente del torrente Pioverna. Chi è deluso da questa sorgente un po' artefatta ed è disposto a fare quattro passi in più anche tra vegetazione intricata può proseguire oltre la struttura dell'acquedotto sul sentierino facile ma poco battuto e senza indicazioni che continua verso est, nel bosco. Si prosegue in piano per una cinquantina di metri poi, quando il sentiero comincia a scendere (WP 638B), bisogna abbandonarlo procedendo verso sud, senza perdere ne' guadagnare quota, per addentrarsi verso l'interno della stretta valle dove la vegetazione un po' più fitta; facendo un po' di attenzione si dovrebbe trovare una traccia di sentiero non certo agevole ma che permette di superare i cespugli e raggiungere il torrente proprio dove esso sgorga da un accumulo di detriti rocciosi (WP 638). Per la precisione il torrente esce dalla piccola grotta poco sopra (n°5347 del Catasto Speleologico Lombardo) ma si infiltra tra i detriti prima di venire alla luce: questa è la sorgente naturale del Pioverna.

Traversata Alta.
Raggiunto il sentiero della Traversata Alta sulla cresta che unisce le due Grigne lo si segue verso destra (nord) raggiungendo subito un punto rialzato dove troviamo una prima indicazione del sentiero n°14 per il rif. Elisa (WP 653); pochi metri sotto un'altra palina segnaletica più generosa (WP 653B; Buco di Grigna o Bocchetta di campione) indica anche le direzioni della Traversata Alta. Seguendo l'indicazione per il rif. Brioschi si scende ripidamente su terreno friabile e sdrucciolevole raggiungendo il punto più basso della cresta tra le due Grigne. Da qui per raggiungere il sentiero 31 che porta facilmente in vetta bisogna affrontare alcune balze rocciose impegnative. Per superare la prima, quella dello Scudo Tremare (toponimo su cartografia I.G.M. e guida C.A.I.-T.C.I. “Le Grigne”), si passa a sinistra (ovest) del filo di cresta, sul versante che guarda verso il Lario, con sentiero in leggera discesa fino raggiungere l'inizio delle catene (WP 654) che agevolano la risalita. La roccia in questo punto si presenta fittamente stratificata ed è costituita da livelli alternati di calcari, calcari marnosi e arenarie fini; questi ultimi sono particolarmente erodibili e rendono questa fascia rocciosa molto friabile. L'inizio del tratto attrezzato è quello più ripido (impegnativo) ma con roccia migliore, poi si deve risalire il fondo di una vallecola dove la difficoltà maggiore è evitare di far cadere sassi su chi c'è sotto. In un punto la catena è interrotta (WP 654B) ma anche dove presente è meglio non darle strappi troppo forti poiché i livelli rocciosi a cui è ancorata non sono bellissimi ed infatti la catena termina su un fittone divelto (WP 654END). Dopo l'uscita dall'infida vallecola il sentiero risale più facilmente il ripido versante su una fascia più erbosa fono a tornare in cresta. Qui si di deve superare un altro tratto ripido di roccette impegnative ma agevolato dalla presenza di una catena fissa (WP 655 >> 655END), inoltre la fitta stratificazione favorisce la presenza di numerosi gradini. Poi si continua su sentiero facile, sul filo della cresta erbosa o poco più a sinistra (ovest) alternando tratti quasi in piano ad altri poco più ripidi. Dopo quasi 500 m senza difficoltà si arriva alla base della seconda balza rocciosa impegnativa (Lo Scudo, toponimo su C.T.R. e guida C.A.I.-T.C.I. “Le Grigne”); questa volta la roccia è più solida (calcare/dolomia) ma la via di risalita sfrutta i “punti deboli” dove è più fratturata quindi occorre sempre prestare attenzione. Dalla base dello spigolo roccioso in cresta (WP 656) ci si sposta sul versante a sinistra (ovest) e dopo pochi metri inizia la catena fissa (WP 657) che agevola la risalita. Ancora qualche metro a sinistra poi si piega a destra sfruttando una cengia in salita che riporta sul filo di cresta. Si risale lungo una fessura di pochi metri ma ripida che costituisce il passaggio più impegnativo della Traversata Alta soprattutto se superato senza aiutarsi con la catena (III grado?). Una seconda fessura più breve e facile, di poco spostata a sinistra (ovest) rispetto al filo di cresta, termina in un cespuglio di pino mugo dove finisce la catena fissa. Pochi metri più avanti si rimonta uno spigoletto roccioso poco impegnativo (senza catena) a cui segue un tratto più facile di circa 200 m in leggera salita che nella parte finale passa a sinistra (ovest) del filo di cresta su versante abbastanza ripido (poco impegnativo) per tornare in cresta poco dopo. Ora si è alla base della terza balza rocciosa che si supera grazie ad una cengia obliqua poco impegnativa in salita verso sinistra (ovest), agevolata da catena fissa (WP 658 >> 658END). Si traversa il versante esposto ad ovest in leggera salita per circa 70-80 m (facile / poco impegnativo) fino a tornare in cresta. Si aggira lo Zocco dei Chignoli sul tranquillo versante valsassinese (est) con un lungo ma facile traverso, quasi in piano o in leggera salita, che porta all'ex bivacco Merlini presso la Bocchetta della Bassa dove si incontra il sentiero 31 che sale dal Pialeral. Si prosegue su questo sentiero facile, a tratti elementare, fino a raggiungere il rif. Brioschi e la vetta maggiore delle Grigne.
Via dei Chignoli, n°16A (in discesa verso il rif. Elisa).
Dalla Bocchetta della Bassa si scende il ripido canalino verso sud-ovest, senza difficoltà ma su terreno molto friabile e sdrucciolevole. Dopo una cinquantina di metri di dislivello il sentiero si sposta verso sinistra fino a raggiungere una zona erbosa più stabile ma sempre ripida. Seguendo il sentiero si scende per più di 100 metri di dislivello lungo una vallecola fino ad arrivare ad un primo breve canalino roccioso poco impegnativo (WP 663). Al suo termine il sentiero scende di poco verso destra per imboccare un secondo canalino roccioso poco impegnativo questa volta agevolato da una catena fissa (WP 664 >> 664END). Si continua poi a scendere su sentiero facile ma ripido fino a circa 1570 m di quota dove si incontra il sentiero n°16 (WP 665) che collega i rifugi Elisa e Bietti attraverso il canalone di Val Cassina. Seguendo tale sentiero verso sinistra (sud-est) si passa alla destra di un masso sotto cui sgorga un po' d'acqua (WP 666) ed in breve si raggiunge il baitello della Spaola. Si scende sotto il baitello superando un tratto poco impegnativo con catena fissa poi si prosegue per circa 300 m su sentiero molto facile in leggera discesa fino ad arrivare al rif. Elisa.
Sentiero n°14 per il Buco di Grigna.
Si prende la scalinata sul lato sud del rifugio e si sale facilmente ma con decisa pendenza fin sopra i 1600 m di quota dove il sentiero si fa meno ripido. Si ignora il sentiero meno battuto che sale a sinistra verso i Barch e la Spaula ma si va verso destra (sud-est) entrando quasi in piano in un vallone/canalone confinato da ripide pareti. Si risale il versante opposto del vallone con sentiero più ripido per una cinquantina di metri di dislivello poi la pendenza si attenua notevolmente fino a diventare una traccia in piano, facile ma stretta, che traversa un versante erboso comunque molto scosceso. Si scende verso un'ultima vallecola con sentiero facile ma su terreno friabile e molto sdrucciolevole; è presente una catena fissa (WP 671 >> 671END) che dovrebbe agevolare la discesa ma in un paio di punti è molto lasca a causa del cedimento degli ancoraggi (la roccia qui è costituita dall'alternanza di livelli calcarei e marnosi poco resistenti). Superato il fondovalle si risale facilmente il versante opposto raggiungendo il filo del costone che dai pressi del Buco di Grigna si stacca verso ovest-nord-ovest. Si continua facilmente verso sud-est fino ad un breve tratto con catena fissa (WP 672 >> 672END), facile ma su roccia friabile, ed in breve si arriva sul sentiero della Traversata Alta presso il Buco di Grigna.
Per il ritorno ho provato a scendere dalla costa Curonnecc (Toponimo I.G.M. e guida C.A.I.-T.C.I. “Le Grigne”) o Curonecc (guida escursionistica T.C.I.-C.A.I. “Valli delle Grigne e del Resegone”) o Curnunecc (Toponimo C.T.R.) in direzione del Sasso dell'Acqua (possibile itinerario accennato nella guida escursionistica T.C.I.-C.A.I. “Valli delle Grigne e del Resegone” del 1986). Inizialmente si scende senza sentiero sul ripido versante erboso evitando i pini mughi e sfruttando le tracce degli animali (presenti molti camosci). Sotto i 1600 m di quota ho trovato una traccia molto simile ad un vecchi sentiero abbandonato che scende verso nord-est ma poi si perde in una zona di fitti cespugli di pino mugo. Con molta fatica ho raggiunto il filo del costone vegetato, naturale prolungamento della costa Curonnecc/Curnunecc. Sono sceso più facilmente per il versante boscoso (faggeta) esposto verso nord-nord-est fino ad incrociare (WP 673) un vecchio sentiero in disuso ma ancora evidente e di difficoltà quasi elementare anche se poco battuto (segnato su cartografia I.G.M.). Tale sentiero porta verso nord-ovest, in leggerissima discesa fin sopra la baita della Pelata presso la sorgente del Pioverna.


Waypoints
620:   Fine area parcheggio.
621:   Indicazioni MTB e pannelli parco Grigna.
622:   Fonte presso cappella.
623:   Fonte presso baita privata (cartello "attenti al cane").
624:   Resti di edifici.
625:   Sentiero verso monte senza indicazioni, probabile scorciatoia x Pialeral.
626:   Breve tratto con cemento al termine del tratto carreggiabile.
627:   Inizio cemento.
628:   Indicazioni MTB.
627END:   Fine cemento.
629:   Indicazioni.
630:   Pozzetto con acqua.
631:   Indicazioni MTB.
632:   Indicazioni.
633:   Sentiero più stretto, da elementare a facile, su versante ripido sopra torrente.
634:   Indicazioni MTB.
635:   Indicazioni escursionistiche e MTB.
636:   Possibile spiazzo di carbonaia.
637:   Fonte presso baita e struttura acquedotto.
639:   Spiazzo di carbonaia.
638:   Sorgente Pioverna.
638B:   Per la sorgente lasciare il sentiero per stare in quota su traccia scarsa.
640:   Indicazione in legno.
641:   Spiazzo di carbonaia.
642:   Indicazione in legno con data 2012.
643:   Accumulo alberi (da valanga).
644:   Spiazzo di carbonaia.
645:   Spiazzo depresso più simile a dolina che a carbonaia.
646:   Spiazzo di carbonaia ricoperto da colluvio.
647:   Finto bivio con due rami che si ricollegano pochi metri sopra.
648:   Possibile spiazzo di carbonaia.
649:   Baita Campione, indicazione.
650:   Bivio senza indicazioni.
651:   Pozza dell'alpe Campione.
652:   Arrivo su Trav. Alta, solo indicazione x REZINELLI su sasso.
653:   Indicazioni.
654:   Inizio catena per tratto su roccia friabile.
654B:   Interruzione della catena.
654END:   Fine catena con fittone divelto.
655:   Inizio catena su tratto impegnativo.
655END:   Fine catena.
656:   Inizio tratto poco impegnativo (senza catena).
657:   Inizio catena per tratto impegnativo.
657END:   Fine catena presso pino mugo.
658:   Inizio catena per cengia obliqua poco impegnativa.
658END:   Fine catena.
659:   Indicazioni.
660:   Indicazioni.
661:   Indicazioni.
662:   Croce di vetta.
663:   Canalino poco impegnativo.
664:   Inizio catena per canalino impegnativo.
664END:   Fine catena.
665:   Indicazioni.
666:   Fonte con acqua scarsa.
667:   Inizio catena per tratto poco impegnativo.
667END:   Fine catena.
668:   Indicazioni.
669:   Indicazioni.
670:   Indicazione per sentiero minore.
671:   Inizio catena per tratto facile ma su terreno friabile, sdrucciolevole.
671END:   Fine catena.
672:   Inizio catena per tratto facile ma su roccia friabile.
672END:   Fine catena.
653B:   Indicazioni.
673:   Vecchio sentiero in disuso.
674:   Probabile spiazzo di carbonaia 6-7 m sopra il sentiero.

Waypoints da rilevamenti precedenti
585:  Sentiero verso valle senza indicazioni.
586:  Sorgente Sasso dell'Acqua.
587:  Indicazioni.
588:  Spiazzo di carbonaia.
618:  Indicazioni.


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Considerazioni sul tracciamento della posizione satellitare

Per il rilevamento della posizione satellitare sono stati usati due ricevitori GPS:
- Garmin GPSMAP 64s per il rilevamento effettivo di traccia e waypoints;
- sensore integrato in fotocamera Canon PowerShot s100 come esempio di ricevitore a basse prestazioni.
(>> maggiori informazioni)

GPSMAP 64s
Acquisizione GPS+EGNOS+GLONASS.
(La traccia rilevata comincia nei pressi delle baite di Marcotelli.)
Lungo la strada sterrata, poi mulattiera, che risale la Valle dei Grassi Lunghi la traccia di andata si discosta fino a 10 m dalla strada visibile in ortofoto aerea, mentre la traccia di ritorno coincide meglio. L'attraversamento della valle di Parolo invece sembra coincidere bene per entrambe le tracce. Nel tratto successivo fino al Pioverna ci sono differenze massime di 7 m tra le due tracce e fino a 9 m nelle salita alla Pelata. Poi nel lungo tratto di bosco non ci sono riferimenti per valutare eventuali errori. Sopra i 1600 m dove il sentiero esce dal bosco fitto ed è visibile in ortofoto aerea lo scostamento della traccia è limitato entro i 5 m; fino a 6 m dalla pozza dell'Alpe Campione al Buco di Grigna per la traccia di salita mentre quella di ritorno coincide abbastanza bene.
Nel tratto in leggera discesa per attaccare la balza rocciosa dello Scudo Tremare e nella sua risalita sembra esserci uno spostamento quasi costante della traccia rilevata di 6-7 m verso est (in base a ortofoto e traccia OSM), poi in cresta va meglio (scostamento < 3 m). Buona la sovrapposizione dall'aggiramento dello Zucco dei Chignoli fino alla Bocchetta di Releccio, poi la traccia di andata risulta traslata di 4-5 m verso nord-nord-ovest, quella di ritorno fino a 5 m verso sud-est.
Lungo la via dei Chignoli la traccia coincide abbastanza con quanto visibile nelle ortofoto aeree (errore < 2 m), tranne un tratto tra i 1900 ed i 1940 m con errore di 3-4 m, la discesa del canalino WP 663 dove la traccia sballa fino a 15 m verso sud-est ed il termine del canalino WP 664END dove rimane 7-8 m troppo a nord-est. Nella ripida discesa fino al sentiero n°16 la traccia è traslata di 3-4 m verso nord-est, come anche nel tratto prima del rif. Elisa (presso il baitello della Spaola invece sembra corretta).
Scostamento limitato entro i 3 m interessa la traccia dal rif. Elisa al Buco di Grigna.

Canon PowerShot s100
Nella bassa valle dei Grassi Lunghi (prima di raggiungere il Pioverna) vengono rilevati 5-6 satelliti all'andata (anche se alcuni punti cadono di poco fuori traccia) e solo 4 al ritorno.
4-5 satelliti fino alla Pelata poi la ricezione si interrompe per riprendere con 5 satelliti, a volte 4, sopra i 1450 m.
Ricezione scarsa (4 satelliti) dall'Alpe Campione al Buco di Grigna; un po' meglio al ritorno (5 satelliti) ma con pochi punti registrati.
Segnale buono (fino a 7 satelliti) lungo la Traversata Alta anche se vengono registrati punti errati con 3 satelliti presso la Bocchetta della Bassa.
Scendendo per la via dei Chignoli i satelliti rilevati sono inizialmente solo 4, poi diventano 5. Ancora solo 4 nel traverso (sentiero n°16) per il rifugio Elisa ed anche sopra. A metà della satita per il Buco di Grigna i satelliti diventano 5 (ma un paio di punti fuori traccia) poi 6.

punti GPS PowerShot
Punti GPS registrati da Canon PowerShot s100






Luglio 2017
Alessandro Perego