SENTIERI
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Progetto Grigne
by alsperGIS
RILEVAMENTO
DATI
METODI


Rilevamento > 21-03-2017

Le valutazioni sulla difficoltà dei sentieri seguono la distinzione in elementare, facile e impegnativo che si incontra generalmente sulle Grigne (sono pensate per escursionisti abitudinari e comunque sono sempre soggettive)
ELEMENTARE: percorso semplice ed abbastanza agevole da affrontare comunque con calzature da montagna e allenamento adeguato alla lunghezza e al dislivello da superare. Esempio: Traversata Bassa.
FACILE: percorso senza difficoltà tecniche ma accidentato con possibili tratti ripidi e/o sdrucciolevoli. Necessari un buon allenamento alla camminata, passo sicuro e buone calzature da montagna; utili i bastoncini da escursionismo Esempio: sentiero della Cresta Cermenati (n°7)
IMPEGNATIVO: sentiero con passaggi su roccette che richiedono l'uso delle mani, senza raggiungere difficoltà notevoli (massimo II grado), eventualmente agevolati dalla presenza di catene fisse; possibili tratti esposti. Corrisponde generalmente al livello EE (Escursionisti Esperti) e nei casi più impegnativi si arriva al limite con l'alpinismo o la via ferrata. Per chi ha meno dimestichezza con la roccia possono essere utili imbrago cordino e casco; bastoncini, macchina fotografica o altri oggetti appesi possono essere d'intralcio. Esempi: sentiero della Direttissima e Traversata Alta.

Le tracce dei sentieri possono presentare errori di posizione per carenza del segnale satellitare o calcolo errato.
La condizione dei sentieri può cambiare nel tempo a causa di frane, crescita di vegetazione, usura delle protezioni fisse, etc.

Abbreviazioni usate:
WP = waypoint; OSM = OpenStreetMap; DBTR = Database Topografico Regionale (della Lombardia); HDOP = Horizontal Dilution of Precision.


21-03-2017   Alta Val Grande fino ai Torrioni Magnaghi

Prima uscita sul versante sud-est della Grigna Meridionale (Grignetta) per provare il ricevitore Garmin GPSMAP 64s.
Tempo uggioso molto umido. Visibilità scarsa sopra i 1400 m. Momenti di debole pioggia nel pomeriggio.


Itinerario: 12° tornante verso i Piani Resinelli > Miniere Cavallo > falesia Vaccarese > Alpe Cavallo > sentiero per la Cresta Sinigaglia fino alla base del Torrioni Magnagni > traverso per la Cresta Cermenati > Rif. Porta > Corni del Nibbio > 12° tornante.


   Descrizione
Dal 12° tornante si diparte verso nord-est la stradina chiusa da un masso. Inizialmente in salita per pochi metri poi in piano, la strada-mulattiera è a tratti acciottolata e larga da far passare un quad (forse anche una piccola automobile). Dopo circa 350 m diventa sentiero (elementare); qui, poco prima di una struttura tipo acquedotto, c'è un tubo di plastica sotto il sentiero (WP 2) da cui sgorga acqua (potabile?). Il sentiero prosegue in leggera discesa passando presso un paio di ingressi (chiusi) di grotte (una sotto il sentiero) fino al complesso minerario Cavallo (WP 7) dove sono presenti un paio di punti di sosta (tavoli e panchine) e vari ingressi di miniere (molti chiusi). Prima delle miniere Cavallo, su una rupe sporgente verso la valle, su trovano i resti di una struttura rettangolare di pietre su piccoli terrazzamenti (WP 6); non saprei dire se si tratta di struttura connessa alla miniere (teleferica) o più antica.
Quasi 300 m dopo le miniere si raggiunge un enorme masso con vie di arrampicata e poco dopo si traversa il torrente Grigna (passerella di legno). Poco più avanti si raggiunge un altro torrente minore e una struttura dell'acquedotto (WP 9). Qui si incontra il sentiero che sale da Ballabio; appena sopra la struttura c'è il bivio che a destra (est) porta alla base della parete rocciosa del Vaccarese, invece verso monte si prosegue con sentiero a tratti ripido fino all'Alpe Cavallo (fontana; WP 11). Si continua a sinistra dell'alpe con sentiero prima in leggera salita poi in discesa, passando alla base di una parete rocciosa, fino ad un bivio: continuando in discesa si riattraversa il torrente Grigna, mentre salendo si raggiunge poco dopo la strada sterrata Resinelli-Mus'cera nei pressi del ristoro Segantini (fontana; WP 13).
Il sentiero corretto (senza indicazioni) che sale per raggiungere quello per la cresta Sinigaglia parte pochi metri a destra (est) della sua fontana. Subito alla sua sinistra (ovest) sale invece un sentiero che presto si perde costringendo a scendere nell'alveo del canale Porta oppure a risalire il versante erboso per raggiungere la traccia corretta. Comunque si raggiunge il sentiero per la cresta Sinigaglia presso i cartelli indicatori sulla sinistra idrografica del canale Porta, poco a valle dell'imbocco del canalone. Il sentiero proviene dal rif. Porta e continua verso destra (est) in salita; facile, ben visibile. A circa 1550 m si stacca sulla destra il sentiero che conduce al Torrione Fiorelli e al Torrione della Grotta, meno battuto ma comunque sempre abbastanza visibile (facile). Il sentiero per la cresta Sinigaglia continua invece traversando i versanti rivolti verso il canalone porta. Non ci sono difficoltà tecniche ma va segnalato un tratto (WP 16) di roccette fratturate sul che scende molto ripidamente nel sottostante canalone: può risultare pericoloso soprattutto in caso di neve o ghiaccio. Superato questo tratto si risale fino ad incontrare un bivio senza indicazioni ma segnalato dalla presenza di un ometto di pietre; volendo raggiungere velocemente la cresta Sinigaglia si va verso l'alto, invece proseguendo in quota ci si dirige verso la base dei Torrioni Magnaghi ed il raccordo con la cresta Cermenati ma prima si incontra ancora un punto pericoloso simile al precedente (WP 18). Presso la Bocchetta dei Prati che introduce al Canalone Porta si incontra una piazzola di emergenza per l'elicottero (WP 19).
Il sentiero di raccordo con la cresta Cermenati è prevalentemente facile con solo due o tre punti di roccette poco impegnative (eventualmente con catene fisse) dove occorre aiutarsi con le mani, ma traversa un versante abbastanza ripido con precipizio terminale nel Canalone Porta quindi occorre sempre prestare attenzione.
Il sentiero della cresta Cermenati scende con un intreccio di percorsi generalmente su pietrisco con qualche affioramento di roccia e un breve tratto con catene fisse nella parte bassa. Il sentiero facile finisce (o comincia per chi sale) al limite superiore del bosco a monte del rif. Porta. Per Scendere al rifugio si entra nel bosco seguendo un sentiero elementare. Alle spalle del rifugio parte in direzione nord-est il sentiero che con sali-scendi che riporta presso l'imbocco del Canalone Porta dove si riscende alla fontana presso la strada sterrata.
Da qui, invece di scendere, ho seguito la strada sterrata verso il rifugio Soldanella (ex S.E.M.) poi, dopo alcuni metri di strada ho preso il sentiero verso i Corni del Nibbio. Il sentiero, senza indicazioni ma elementare e ben visibile, scende lungo il bordo di un prato, passa accanto ad alcune abitazioni private e passa una strada asfaltata dove si trova una freccia indicante la direzione per i Corni. Si continua in discesa fino a raggiungere alcune baite abbandonate poi si risale. Giunti sotto il corno settentrionale c'è un bivio: a sinistra si raggiunge la base delle pareti rocciose orientali dove sono presenti le vie di arrampicata mentre a destra un sentiero prima elementare poi facile, poco battuto, permette di risalire il versante occidentale fino in vetta al corno settentrionale.
L'area dei Corni del Nibbio è disseminata di cartelli “PROPRIETÀ PRIVATA”, “DIVIETO D'ACCESSO”, ma cercando in internet sembra di capire che sia un modo per i proprietari di evitare ogni responsabilità legale nel caso di infortuni più che una seria volontà di impedire la frequentazione.
Discesa effettuata dalle baite abbandonate lungo i sentieri che scendono nel bosco fino a tornate al 12° tornante. I sentieri sono elementari e con frequenti indicazioni senza le quali sarebbe facile perdere l'orientamento.


   Waypoints
001: 12° tornante, spazio per 2-3 auto. Pannello esplicativo geologia
002: Tubo con acqua (potabile?)
003: Struttura acquedotto
004: Indicazioni
005: Grotta-miniera sotto il sentiero
006: Resti di struttura squadrata di pietre su piccolo terrazzi
007: Miniere
008: Indicazione e masso con vie d'arrampicata
009: Indicazioni e struttura acquedotto
010: Indicazioni
011: Alpe Cavallo. Indicazioni e fontana
012: Indicazioni
013: Fontana. Media WP
014: Indicazioni
015: Indicazioni
016: Tratto pericoloso su versante ripido con roccia friabile
016END: Fine tratto pericoloso (alcuni metri prima)
017: Bivio senza indicazioni con ometto di pietre
018: Punto pericoloso su versante ripido con roccia friabile
019: Piazzola emergenza elicottero. Media WP
020: Indicazioni
021: Inizio fune metallica fissa
021END: Fine fune metallica fissa
022: Punto ripido con roccette facili
022B: Punto ripido con roccette facili
023: Indicazioni
024: Inizio catene fissa e roccette molto facili
024END: Fine catena fissa
025: Indicazioni
026: Indicazioni
027: Indicazioni
028: Indicazioni
029: Spiazzo per posteggio auto (non asfaltato)
030: Indicazioni
031: Canalino parzialmente risalibile ma non fino in cima
032: Sentiero da Elementare a facile
033: Indicazioni
034: Indicazioni
035: Indicazioni


Foto
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Considerazioni sul tracciamento della posizione satellitare

Per il rilevamento della posizione satellitare sono stati usati due ricevitori GPS:
- Garmin GPSMAP 64s per il rilevamento effettivo di traccia e waypoints;
- sensore integrato in fotocamera Canon PowerShot s100 come esempio di ricevitore a basse prestazioni.
(>> maggiori informazioni)

GPSMAP 64s
Acquisizione GPS+EGNOS. Modalità di registrazione traccia: auto; intervallo normale fino al ristoro Segantini, poi frequenza maggiore.
Qualità di acquisizione accettabile. La differenza tra la traccia rilevata e i sentieri OSM è generalmente inferiore a 10 m, in rari casi tra 15 e 20 m. Solo alla base dei torrioni Fiorelli e della Grotta il calcolo della posizione ha avuto evidenti svarioni probabilmente a causa di segnali riflessi. Sotto le pareti dei Corni del Nibbio, altro punto critico, c'è un possibile errore di 10 m.

Canon PowerShot s100
Si comporta in modo accettabile fino all'incrocio con il sentiero che sale da Ballabio anche se con un basso numero di satelliti (3 o 4) e un paio di imprecisioni presso la miniera Cavallo (alto HDOP). Stranamente al ritorno lungo questo stesso tratto c'è un numero di satelliti maggiore ma i punti si discostano maggiormente dal tracciato reale.
Nell'avvicinamento alle pareti rocciose del Vaccarese l'acquisizione è del tutto inaffidabile con basso numero di satelliti e probabilmente segnali riflessi. Poi torna quasi accettabile fino al primo tratto del sentiero per la cresta Sinigaglia, a parte qualche raro svarione, soprattutto durante la sosta alla fontana lungo la strada sterrata.
Nel tratto tra il Torrione Fiorelli e quello della Grotta come prevedibile il numero di satelliti rilevati è molto basso e intervengono segnali riflessi a falsare la posizione. Il numero di satelliti rimane insufficiente (3) anche nel tratto successivo fino al sentiero di raccordo con la cresta Cermenati dove il numero satelliti è appena sufficiente (4) ma si registra qualche scostamento discreto dalla posizione reale (probabili segnali riflessi).
Sulla Cresta Cermenati si incontrano le condizioni migliori con 5 satelliti rilevati, HDOP accettabile e posizioni abbastanza concordi con la traccia del GPSMAP 64s. Invece nel tratto dal rif. Porta al Canalone Porta l'acquisizione di segnale si interrompe. Riprende nella discesa verso la strada sterrata e un po' lungo essa ma poi sballa nuovamente con solo un paio di punti corretti lungo il sentiero per i Corni del Nibbio.
L'acquisizione torna accettabile durante la discesa dal corno settentrionale e fino al 12° tornante con il massimo numero satelliti (6) registrato durante la giornata anche se con differenze dal tracciato reale a volte maggiori di quelle stimabili dal valore di HDOP.

punti GPS PowerShot
Punti GPS registrati da Canon PowerShot s100






Aprile 2017
Alessandro Perego