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Layer WMS in QGIS 3


(esempio realizzato con QGIS 2.99)


I servizi Web Map Service (WMS) consentono di accedere a dati on-line e visualizzarli nei propri programmi GIS generalmente come layer raster (con formati immagine come .jpg o .png) senza la necessità di salvare tali dati sul proprio dispositivo. In pratica si tratta di appositi indirizzi (URL) che vanno inseriti nel programma per visualizzare una mappa.

In questo esempio vedremo come caricare in QGIS le ortofoto AGEA dell'anno 2012 tramite il servizio WMS di Regione Lombardia.

Per prima cosa occorre recuperare l'indirizzo WMS. Quindi andiamo sul geoportale di Regione Lombardia e cerchiamo SERVIZI WMS. Ci compare una elenco di mappe che sono accessibili via WMS; al fondo della seconda pagina dovremmo trovare anche "Ortofoto AGEA 2012 (WMS)" con un inizio di descrizione. Clicchiamo sulla freccia a destra per accedere alla pagina completa dei metadati. In questa pagina, oltre alla descrizione completa dei dati, troviamo alla voce "Risorsa on-line" l'indirizzo wms che dobbiamo copiare:

http://www.cartografia.regione.lombardia.it/ArcGIS10/services/wms/ortofoto2012_wms/MapServer/WMSServer

(se clicchiamo direttamente su di esso si dovrebbe aprire una finestra che ci mostra l'ortofoto; ma visto che ci interessa vederla in QGIS dobbiamo copiare tale indirizzo per poi portarlo nel programma)

Dalla schermata di QGIS apriamo il "Gestore della sorgente di dati" cliccando sull'apposita icona-strumento

oppure dal menù "Layer" > "Gestore della sorgente di dati".

Nella nuova finestra selezioniamo (a sinistra) WMS ed assicuriamoci di essere sulla scheda "Layer". In alto c'è un menù a tendina dove possiamo scegliere tra servizi WMS già salvati; se il servizio che ci serve non è già presente clicchiamo su "Nuovo" per creare una nuova connessione WMS.


Per prima cosa dobbiamo dare un nome alla connessione. (ATTENZIONE: questo NON è il nome del layer che comparirà nella vista di QGIS ma è quello della connessione al servizio WMS; un servizio WMS può contenere più layer; il nome scelto ora verra salvato nell'elenco dei servizi WMS ed in seguito potrà essere riutilizzato senza dover ricreare la connessione.) In questo caso possiamo dare il nome "lombardia - ortofoto 2012".
Poi nello spazio URL incolliamo l'indirizzo copiato precedentemente dal geoportale lombardo (http://www.cartografia.regione.lombardia.it/ArcGIS10/services/wms/ortofoto2012_wms/MapServer/WMSServer).
In questo esempio possiamo ignorare tutte le opzioni sottostanti e clicchiamo su OK.


Il nome del servizio ora compare nell'elenco delle connessioni: possiamo selezionarlo e cliccare su "Connetti".


Se tutto è ok nello spazio sottostante dovrebbe comparire l'elenco dei layer disponibili. Selezioniamo "Ortofoto 2012 AGEA" > "default".
Sotto "Codifica immagine" dobbiamo scegliere il formato con cui saranno scaricate le immagini del layer; in genere si usa PNG per le immagini schematiche con pochi colori ben definiti (ovvero senza sfumature) e JPG per le immagini di tipo fotografico. In questo caso spuntiamo JPG.
Tra le opzioni sottostanti potrebbe interessarci la "Dimensione mattonella". Molti servizi WMS hanno un limite di dimensione in pixel per le immagini che possono produrre e fornire all'utente, ad esempio alcuni servizi non danno immagini più grandi di 2048x2048 pixel (questo limite dovrebbe essere specificato nei metadati del servizio ma non è sempre facile trovarlo). In genere tale limite è superiore alla dimensione dei comuni monitor quindi per la sola visualizzazione a schermo non dovrebbero esserci problemi. Se però vogliamo poi salvare l'immagine (vedi sotto) o averla in un layout di mappa è possibile che venga richiesta al server un'immagine con dimensioni maggiore di quelle consentite con conseguente rifiuto della richiesta. Per aggirare tale problema possiamo specificare la "Dimensione mattonella": in questo caso l'immagine necessaria viene suddivisa in mattonelle della dimensione specificata, così il programma, invece di richiedere un'unica grande immagine, chiede tante piccole mattonelle di dimensioni accettabili. Valori comunemente usati sono 256x256 o 512x512, l'importante è che la "Dimensione mattonella" sia inferiore al limite imposto dal server.
Tra le opzioni c'è anche la possibilità di cambiare il sistema di riferimento dell'immagine che verrà scaricata, ma in questo esempio possiamo lasciare "WGS 84 / UTM zone 32N".
L'ultima cosa è scegliere un nome per il layer: questo è il nome che comparira nel "Pannello layer" di QGIS e che ci permetterà di riconoscere il dato. A volte viene assegnato un nome predefinito quando si seleziona il layer, altrimenti dobbiamo inserirlo oppure possiamo modificarlo.

Una volta che tutto è completato clicchiamo su "Aggiungi" per far comparire il dato nel "Pannello layer" e nella vista di QGIS, poi su "Close" (chiudi) per chiudere il "Gestore della sorgente dati".
Ed ecco cosa può comparire:








Altre ortofoto WMS


Il Geoportale di Regione Lombardia permette di accedere tramite WMS alle ortofoto degli anni:
1954-55 (voli GAI - bianco e nero), licenza CC-BY-NC-SA 3.0 Italia
2007, licenza IODL 2.0
2012 (AGEA), licenza ??? ma i metadati dichiarano che "Per l'accesso il dato è pubblico (cfr. art. 1 Codice Amministrazione Digitale)".
2015 (AGEA), licenza ??? "Ortofoto 20cm / Ortofoto 50cm ©2015 Consorzio TeA - Tutti i diritti riservati".
Le immagini del 1954-55 derivano dalla scansione di fotogrammi cartacei in scala 1:33'000 o 1:45'000; l'ortorettificazione non è precisa ma sono comunque un importante documento storico per osservare le caratteristiche del territorio negli anni '50.
Le ortofoto del 2015 hanno la qualità migliore ma non sono chiare la licenza e le possibilità di utilizzo; la descrizione dice "... I dati sono soggetti a copyright, possono essere forniti solo ad Enti pubblici e non a soggetti privati. ..." ma non so se si riferisce solo ai dati originali o anche al servizio WMS.


Un'altra importante fonte di servizi WMS per ortofoto è il Geoportale Nazionale. Si deve seguire "Servizi" > "Servizi di rete - OGC" per arrivare alla presentazione dei vari servizi, quindi, cliccando su "servizi di consultazione WMS" si accede all'elenco dei dati.
Come ortofoto coprenti tutto il territorio nazionale sono presenti quelle del:
1988-1989 (in bianco e nero): http://wms.pcn.minambiente.it/ogc?map=/ms_ogc/WMS_v1.3/raster/ortofoto_bn_88.map
1994-1998 (in bianco e nero): http://wms.pcn.minambiente.it/ogc?map=/ms_ogc/WMS_v1.3/raster/ortofoto_bn_94.map
2000: http://wms.pcn.minambiente.it/ogc?map=/ms_ogc/WMS_v1.3/raster/ortofoto_colore_00.map
2006: http://wms.pcn.minambiente.it/ogc?map=/ms_ogc/WMS_v1.3/raster/ortofoto_colore_06.map
2008: http://wms.pcn.minambiente.it/ogc?map=/ms_ogc/WMS_v1.3/raster/ortofoto_colore_08.map
2012: http://wms.pcn.minambiente.it/ogc?map=/ms_ogc/WMS_v1.3/raster/ortofoto_colore_12.map
La qualità è migliore rispetto alle ortofoto 2007 e 2012 del geoportale lombardo ma la licenza è più restrittiva: CC-BY-NC-ND 3.0 Italia (Creative Commons - Attribuzione - Non Commerciale - Non opere Derivate) che NON consente opere derivate o l'uso a fini commerciali.



Proprietà del layer WMS


Come per altri tipi di layer è possibile vedere/impostare alcune proprietà del dato.
Clicchiamo sul nome del layer con il tasto destro del mouse e scegliamo "Proprietà".


Nella finestra "Proprietà layer" ci sono varie voci (a sinistra). Di seguito mostro solo le più importanti (a mio parere).

Alla voce "Informazioni" non possiamo modificare niente ma troviamo molte caratteristiche del dato. Ad esempio sono elencati i sistemi di riferimento o i formati immagine disponibili.


Su "Stile" possiamo cambiare alcuni parametri di visualizzazione del layer come "Modalità di fusione" (il modo in cui i colori del nuovo layer si sovrappongono a quanto sta sotto; alcuni esempi su https://pigrecoinfinito.wordpress.com/2016/01/29/blending-modes-in-qgis/), luminosità, contrasto, saturazione.


"Trasparenza": vi lascio indovinare a cosa serve.


"Visualizzazione": permette di impostare un intervallo di scala nel quale il layer risulta visibile; al di fuori di tale intervallo la visualizzazione viene disabilitata.





Salvare come immagine raster


Con QGIS è possibile salvare una porzione del layer come normale immagine raster da poter usare anche in assenza di connessione.
Clicchiamo con il tasto destro del mouse sul nome del layer e scegliamo "Salva con nome..."


Si apre così la seguente finestra "Salva raster come...":


In alto, come "Modalità uscità", spuntiamo "Immagine visualizzata"; se non abbiamo particolari esigenze lasciamo il formato "GeoTIFF" e togliamo la spunta a "Crea VRT" (VRT indica un raster virtuale, ovvero un file di riferimento e non una vera immagine raster).
Scegliamo percorso e nome per il file che verrà salvato, definiamo il sistema di riferimento (SR) e se vogliamo che il nuovo layer raster venga caricato subito in QGIS spuntiamo l'opzione "Aggiungi il file salvato sulla mappa".


Nella sezione "Estensione" definiamo le coordinate dei limiti dell'area da salvare; possiamo scrivere direttamente le coordinate oppure usare una delle tre opzioni sottostanti.
"Estensione del layer in uso": tutta l'area coperta dal layer; può essere molto grande ed in genere è un'opzione che sconsiglio a meno che non si voglia un'immagine a bassa risoluzione che mostri l'area di copertura.
"Calcola dal layer": permette di scegliere un layer precedentemente caricato in QGIS e ricavare l'area rettangolare che lo contiene.
"Estensione della mappa": fa corrispondere l'area da salvare a quella visualizzata nella vista/mappa di QGIS.
In "Risoluzione" dobbiamo determinare la dimensione in pixel dell'immagine che verrà salvata. Possiamo inserire la risoluzione (dimensione del singolo pixel) ed in tal caso i numeri di colonne e righe si adegueranno automaticamente, oppure immettiamo i numeri di colonne e righe voluti facendo adeguare la risoluzione.
(Se la dimensione in pixel è elevata può essere necessario usare le "Dimensioni mattonella" quando si aggiunge il layer WMS con il "Gestore della sorgente dati"; vedi sopra.)


Vediamo anche un paio di opzioni di creazione.
Le immagini .tif generalmente non sono compresse. In realtà il TIFF è come una scatola che può contenere anche immagini compresse ed i possibili algoritmi di compressione sono diversi, con o senza perdità di qualità. Alla voce profilo possiamo appunto scegliere se e come l'immagine debba essere compressa.

Se scegliamo la compressione JPEG nello spazio sottostante compaiono
COMPRESS           | JPEG
JPEG_QUALITY    | 75        (possiamo cambiare la qualità con valori da 1 a 100)

Di seguito possiamo aggiungere altre opzioni. QGIS per salvare l'immagine usa la libreria GDAL (Geospatial Data Abstraction Library) e le opzioni per il formato GeoTIFF sono specificate in questa pagina ( > Creation option).
Per aggiungere un'opzione clicchiamo sul + e nella nuova riga immettiamo il nome ed il valore dell'opzione. Ad esempio, se vogliamo avere un word file (file di testo .tfw con parametri geografici) insieme all'immagine GeoTIFF, mettiamo "tfw"nella colonna "Nome" e "yes" come "Valore".



Più sotto abbiamo le sezioni "Piramidi" che però e disabilitata e "Valori nulli" che in questo caso non ci interessa (per farla semplice sarebbero quei valori che il programma deve trattare come completamente trasparenti)

Quindi alla fine la finestra "Salva raster come..." dovrebbe apparire simile a questa:


Cliccando su OK il programma potrebbe avvisarci che è "impossibile validare le opzioni creazione", ma possiamo ignorarlo e chiudere la finestra dell'avvertimento.


Il programma comincia a scaricare i dati e possiamo vedere in basso l'avanzamento:

al cui termine verrà creata l'immagine GeoTIFF.





Gennaio 2018
Alessandro Perego